Ricordi – Antonella Papiro M5S, oggi più che mai voglio ricordare l’amico Silvio

Oggi più che mai voglio ricordare un amico.

Un amico che prima di andarsene ha lasciato a me, e agli attivisti locali, un grande insegnamento.
Quello di non arrendersi mai e non perdere per nessuna cosa al mondo la voglia di combattere per portare avanti un sogno, il sogno che avrebbe riscritto il futuro di questo Paese.

“Se smetti di crederci è finita”, diceva sempre.
Questo amico si chiamava Silvio (Ricciardo), e ci ha lasciato credendo ancora nello stesso sogno che lo aveva accompagnato negli anni più importanti della storia del Movimento.

Silvio Ricciardo

Ora, molti di voi mi chiedono come mai non esprimo un’opinione per far trapelare i miei malumori in relazione alle questioni interne del Movimento.
Sì, è vero. Difficilmente lo faccio.
Ma vedete, quando ho avuto il grande onore di poter entrare all’interno delle istituzioni sotto il simbolo del M5S, quando avete creduto in me come vostra rappresentante, ho preso un impegno preciso: quello di lavorare fino alla fine per ridare dignità a questa terra e a questo Paese.

Sapevo che non sarebbe stato facile, ne eravamo tutti coscienti.
E nonostante le dure prove che ho dovuto superare e qualche boccone amaro da ingoiare, sono ancora qua.
Rimango in piedi!
E non perché abbia paura di ritornare a casa (superficiale pensarlo), ma semplicemente per il terrore di dimenticare chi sono e il motivo per il quale mi trovo qui.
So che tante cose sono cambiate dall’inizio del nostro percorso, ed è giusto comprenderne le ragioni, ma non sprecherò il tempo che mi rimane per polemizzare su tutto e su niente.
Non perderò il senso di quelle importanti parole che ho ereditato.

Lavorerò fino all’ultimo dei miei giorni qui in Parlamento e riuscirò a dimostrarvi cosa significa “resistere” per questa terra.
Riuscirò a farvi capire che ci sono persone che possono davvero lavorare nell’esclusivo interesse dei cittadini, spinte da un sogno che non le ha mai abbandonate.

Giusto confrontarsi, giusto crescere insieme, ma guai a farlo perdendo di vista il motivo per il quale siamo arrivati fino a questo punto, e soprattutto dimenticandoci che il Movimento siamo tutti noi.

Da soli forse si può andare avanti, con molta fatica, ma è solo insieme che possiamo arrivare lontano.

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