Ancora un successo per XXI edizione del “Paese Presepe”, all’interno del centro storico della cittadina. È stata una edizione con tante novità, per le vie del centro storico che hanno animato i luoghi del paesino tirrenico con figuranti, zampognari, musica e degustazioni, facendo rivivere la magica atmosfera della natività.
Un evento sottolinea il sindaco Maurizio Ruggeri, che rappresenta il ricordo e la manifestazione delle radici cristiane della nostra civiltà, oltre che un momento di collaborazione fra cittadini, che per giorni lavorano per realizzare il Paese Presepe, ed un evento capace di attirare centinaia di visitatori nel nostro centro storico”.
È per questo che, al di là delle amministrazioni di turno e degli schieramenti, il “Paese Presepe” di Piraino è una tradizione, iniziata più di 20 anni fa, che deve essere preservata e ripetuta di anno in anno. Anche quest’anno è stato possibile fare tutto questo grazie al lavoro e l’impegno di diverse associazioni e di volontari che a vario titolo vi hanno contribuito.
Ringrazio, conclude Ruggeri, in primis l’assessore Federico Venuto e tutti quanti hanno lavorato per la buona riuscita della manifestazione e quanti vi hanno partecipato ed assistito, da Cardaci Celestino che ancora una volta non si è risparmiato per il proprio paese a tutti i ragazzi dell’Associazione Crescita Pirainese per il grande lavoro profuso, Antonio, Denise, Mario, Carolina, Giuseppe, Gianfranco, alla Maestra “Vincenzina”, come sempre disponibile e appassionata, ad Antonino Violetti, inimitabile, e a tutta la Pro Loco ieri presente in massa, a Lorenzo Scaffidi per la grafica, a Nino Bartuccio per aver messo a disposizione le sue foto. Sino a Nino Serraino che anche quest’anno ha dato il suo contributo al Presepe. Un ringraziamento, poi, a tutti i figuranti, gli zampognari e le associazioni, sono troppi per poterli citare tutti, che hanno partecipato al presepe e che nei giorni scorsi hanno curato le proprie postazioni e che hanno dedicato il loro tempo nonostante il vento. Grazie ai proprietari che hanno messo a disposizione magazzini, case e giardini gratutitamente. Infine un ringraziamento a Giuseppe Trischitta, a sua moglie Cristina e soprattutto al piccolo Thomas che ha resistito nonostante il vento e il freddo, è stato grande.