Ucria – Allarme ghiri! Alla protesta di amministratori ed agricoltori si aggiungono i residenti

La massiccia ed insostenibile presenza dei ghiri,  ha reso ancora più grave la situazione economica del paese, adesso   alla protesta degli agricoltori si aggiungono i residenti

Agli amministratori ed ai i lavoratori agricoli preoccupati per il loro posto di lavoro, perchè le aziende agricole sono in crisi , ormai in ginocchio, con una perdita stimata intorno ai 2,5 milioni di euro, si aggiungono i residenti, i roditori ormai hanno raggiunto le case del centro urbano.
I ghiri assaltano oltre che tutte le coltivazioni in pieno campo e i fabbricati rurali anche le abitazione del centro. Già oltre 200 concittadini hanno sottoscritto petizione per paura di pericoli socio-sanitari ,sono preoccupati per la loro salute “oltre al danno economico”si teme il pericolo della loro invasione.  Il Sindaco e tutta l’amministrazione chiedono un intervento dell’assessore regionale alla Sanità, ai direttori dell’Asp Regionale e Provinciale.  I ghiri hanno assalito e divorato, patate, pomodori, provole, ortaggi, un residente ne ha trovati tre in un cassetto, rosicchiano persino le travi in legno delle case. Urge un intervento radicale e risolutivo. Rassicurazioni sono giunte dall’assessore Edy Bandiera.

Un problema che sta superando il confine dei noccioleti e che ormai riguarda tutto il comparto ortifrutticolo. I ghiri, a guardarli, possono sembrare un po’ teneri, quasi buffi, un po’ come i personaggi mattacchioni dei cartoni animati. Ma si divorano tutto ciò di cui possono nutrirsi, dalle fragole ai pomodori, dalle patate alle mele, e persino mobili e suppellettili delle abitazioni di campagna, agli occhi degli agricoltori, che da anni non riescono a raccogliere i frutti dei propri alberi, i ghiri hanno il volto della distruzione.

Enzo Astone consigliere comunale

Sono cresciuti numericamente a dismisura nel territorio compreso tra Tortorici e Roccella Valdemone, passando per Sinagra e Ucria e, seppure prediligano le nocciole, quale alimento base della loro dieta, questi piccoli roditori che rientrano tra le specie animali protette sono diventati tanti, troppi e non risparmiano più nulla. I coltivatori dei Nebrodi hanno sempre accettato di condividere parte dei loro prodotti con gli animali del bosco, ma quando il danno raggiunge il 90 o il 100 per cento del raccolto, la faccenda supera la semplice coesistenza delle specie e la tutela dell’ecosistema dei boschi dei Nebrodi e diventa una questione di sopravvivenza.

Rabbia, nei loro racconti, la disperazione per i mancati guadagni e la frustrazione per richieste rimaste inascoltate per anni dalla politica, dalle istituzioni. Se uccidere un ghiro costituisce, infatti, un reato penale, gli agricoltori chiedono soluzioni per la tutela della loro unica fonte di reddito.

I ghiri invadono anche alcune case ad Ucria «Banchettano nelle nostre cucine» dichiara un residente” di notte li sentiamo scorrazzare nel sottotetto, alcuni prorietari hanno scoperto i piccoli roditori anche in cucina mentre stavano mangiando con la frutta lasciata in un vassoio sulla tavola; altri hanno trovato persino le provole, appese a stagionare negli scantinati, mordicchiate da questi esserini.

E mentre si attendono risposte dai vertici regionali, e si dibatte sulle possibili soluzioni da adottare, tra quell e proposte da animalisti, ambientalisti, tecnici e agricoltori, i ghiri, con la loro aria un po’ buffa e gli occhietti teneri, si godono l’annata più abbondante degli ultimi vent’anni.

Nella foto consiglieri comunali di maggioranza ed assessori: da sx Gabriella Gurgone, Vincenzo Algeri, Alice Casella, Rino Marzullo (vice sindaco), Enzo Crisà (Sindaco), Fabio Sauta, Roberto Di Stefano (presidente del consiglio) e Sonia Calamunci.

 

 

 

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