Sant’agata e Torrenova – Chiazze in mare, botta e risposta tra Mancuso e Castrovinci

Il comunicato di Salvatore Castrovinci
In merito ad alcune affermazioni diramate circa l’annosa questione delle acque torbide che interessa le coste dei nostri comuni, ci preme precisare che anche il nostro comune ha subito e subisce gli effetti negativi derivanti da una non corretta gestione delle acque reflue di cui, ad oggi, devono certamente individuarsi i responsabili.
Nel contempo, ci preme rappresentare che l’Amministrazione di Torrenova ha, da sempre, particolarmente a cuore le problematiche relativa alla salubrità e all’igiene dell’ambiente del proprio territorio comunale.
L’impianto di depurazione che serve l’utenza comunale torrenovese, e il cui sbocco a mare è documentato dalla foto allegata, è un impianto perfettamente funzionante e le acque reflue provenienti dalla depurazione sono del tutto conformi alle normative di settore e vengono sottoposte a continui controlli di conformità ai parametri di legge.
Siamo certi che chi oggi denuncia i fatti avrà eseguito anche un sopralluogo nel proprio territorio comunale al fine di accertare il buon funzionamento dei propri impianti, nonchè eventuali scarichi abusivi.
Salvatore Castrovinci – Sindaco di Torrenova

Ad ogni buon conto, anche per evitare che la questione rimanga ancora una volta confinata nell’ambito di quelle “mai risolte” e utilizzate a fini esclusivamente propagandistici, quasi a voler dire “io l’ho segnalato e sono a posto”, sarebbe più efficace e opportuna una interlocuzione tra colleghi Sindaci, anche non “pubblicizzata”, ma finalizzata ad intraprendere una seria e  concreta azione congiunta avente ad oggetto sopralluoghi, verifiche e il coinvolgimento degli organi competenti (asp e capitaneria di porto).

Ecco, rispetto a quest’ultima soluzione, tutta l’amministrazione che rappresento, abituata ai fatti, sta già portando avanti un’azione concreta al fine della risoluzione del problema, rispetto alla quale siamo disponibili ad un’azione congiunta con tutti i comuni interessati.

Il comunicato di Bruno Mancuso

Chiazze in mare, Mancuso si appella alle autorità. “Risalire alle cause di questo annoso e vergognoso scempio”.

Il sindaco di Sant’Agata Militello Bruno Mancuso torna, ad un anno di distanza dall’appello già lanciato la scorsa estate, a richiamare l’attenzione delle autorità preposte sulla presenza di chiazze ed acqua sporca nel mare santagatese.

“Ogni estate la storia si ripete – afferma Mancuso –. Ormai da 15 anni sento lamentele assolutamente legittime da parte dei bagnanti per la qualità delle acque che bagnano la spiaggia della nostra città. Da 15 anni continuo a spiegare la stessa cosa: quando il mare è calmo e il tempo è buono, di buon mattino (fino alle 10 circa), l’acqua è pulita e cristallina. A metà mattina si solleva una corrente di levante (lato Messina guardando il mare), che trasporta chiazze di impurità che, verosimilmente, provengono da scarichi fognari posizionati ad est della nostra spiaggia.
Tutte le autorità preposte sono al corrente di questo fenomeno che ostacola l’attività balneare e danneggia non poco il settore turistico della nostra città.

Il nostro depuratore – ribadisca Mancuso – è posto sul lato ovest della città (più vicino ad Acquedolci) e quindi non incide sulla qualità delle nostre acque.
Purtroppo il mare e le correnti non hanno confini amministrativi ed io, da Sindaco, non so proprio cos’altro dovrei fare se non denunziare il problema alle autorità preposte. Qualcuno mi ha addirittura consigliato di mettere delle barriere in superficie all’altezza del fiume Rosmarino, ma sono vietate dal codice della navigazione.

Io, da Sindaco, oltre a denunziare pubblicamente questa sconcezza, protestare e rammaricarmi non saprei proprio che fare. Confido – conclude il sindaco –  nella recente istituzione di un Osservatorio della nostra costa da parte di Legambiente, cui hanno aderito tutti i Sindaci della zona, e nell’attività investigativa e di controllo effettuata dagli uomini della Guardia Costiera coordinati dal comandante T.V. Bonfitto, nella speranza che si possa risalire alle cause di questo annoso e vergognoso scempio”.

}