Ficarra – Domani udienza preliminare per 18 indagati, dipendenti comunali, accusati di assenteismo

Si apre domani mattina davanti al gup del tribunale di Patti l’udienza preliminare per 18 indagati, dipendenti comunali di Ficarra, accusati di assenteismo. L’inchiesta, condotta dai carabinieri e conclusasi il 5 aprile dello scorso anno, ha travolto il piccolo comune messinese coinvolgendo circa metà degli impiegati comunali, tra cui anche alcuni dirigenti.

L’accusa ipotizzata dagli investigatori è, a vario titolo, quella di truffa aggravata e continuata ai danni dell’Ente Pubblico e di false attestazioni o certificazioni.

Il provvedimento scaturisce dagli esiti di una complessa attività di indagine, sviluppata sin dal 2016 dalla Compagnia di Patti, le cui risultanze hanno consentito di documentare, anche mediante attività tecnica di videoripresa, una cronica, diffusa e generalizzata abitudine degli indagati, dipendenti a vario titolo del Comune di Ficarra, ad allontanarsi fraudolentemente dai rispettivi uffici in assenza di ragioni di servizio ed al solo fine di attendere a incombenze di carattere strettamente personale, provocando così evidenti disservizi all’utenza e recando danni all’immagine ed alle casse dell’Ente comunale di appartenenza. Gli indagati, infatti, sostiene l’accusa, evitavano la timbratura dei cartellini o della scheda magnetica in modo da non far risultare i periodi di assenza e subire le conseguenti decurtazioni retributive.

I carabinieri della Stazione di Ficarra, nel corso dei loro quotidiani servizi perlustrativi nel centro abitato, hanno monitorato gli spostamenti dei vari dipendenti comunali indagati. Gli inquirenti hanno complessivamente rilevato circa 650 assenze arbitrarie per un ammontare complessivo di oltre 200 ore. Tra i destinatari della misura cautelare figuravano anhe 3 dirigenti

Un sistema di malaffare, evidenziano gli inquirenti, che per i suoi caratteri di pervasività e diffusione nel contesto amministrativo del comune nebroideo, non poteva che realizzarsi e reggere nel tempo attraverso atteggiamenti di complicità tra i singoli indagati ed in particolare tra coloro che avrebbero dovuto esercitare funzioni di controllo e coloro che avrebbero dovuto essere i controllati; il tutto secondo l’accusa per perseguire personali ed illeciti benefici, in un clima di cronico disinteresse per le funzioni pubbliche svolte e di totale assenza di senso del dovere.

Domani, dopo il precedente rinvio di due mesi fa per un difetto di notifica, gli indagati compariranno davanti al gup che dovrà decidere se rinviarli o meno a processo.

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