Castell’Umberto – Il Presidente del Consiglio Comunale Sarina Battagliola, risponde alla Minoranza

Non tarda ad arrivare la risposta del presidente del consiglio Sarina Battagliola ai consiglieri di minoranza, che l’avevano attaccata pesante sulla convocazione del consiglio comunale di ieri alle ore 12.00. Nella sua missiva la professoressa Battagliola sottolinea che “Vorrei, inoltre, ricordare che ad apertura di seduta ho chiesto la votazione dell’urgenza e oggi mi chiedo, alla luce di quanto mi si accusa, come mai la Minoranza non abbia fatto chiarezza sulla propria posizione al momento, quando apertamente e pubblicamente, in diretta streaming, il Presidente sotto accusa avrebbe potuto difendersi (ma no….meglio lasciar intendere!, meglio creare la sterile polemica)….in un altro passaggio la presidente umbertina scrive… ” Si parla di indignazione. Questo mi indigna: la pochezza, l’ipocrisia, l’arroganza, i veleni frutto di una mancata vittoria”

Pubblichiamo come fatto in precedenza la lettera risposta integrale del presidente Sarina Battagliola

Una breve nota a margine della lettera allegata agli atti del recente Consiglio Comunale e successivamente diffusa dai social e da squallidi manifestini affissi in giro per il paese, ritengo opportuno farla, nel rispetto del ruolo istituzionale cui sono stata chiamata per libera e democratica volontà dei cittadini, dei quali ne sono garante e dai Consiglieri Comunali successivamente.

In data 27 marzo 2019, ebbene sì, nel pieno dei miei poteri di Presidente ho convocato il Consiglio Comunale e l’ho fatto nel pieno rispetto della normativa vigente, che in merito all’argomento da trattare “approvazione Piano Finanziario per la determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e per la determinazione della tariffa della T.A.R.I. per l’anno 2019” dispone l’osservanza di termini perentori ed inderogabili (fissati al 31 marzo 2019).

In caso contrario le tariffe e le aliquote, dice la norma, si intendono prorogate di anno in anno.

Stando ai dati fornitici dai nostri uffici, gli utenti tutti, nonché noi “cittadini” di Castell’Umberto beneficeremo di una bolletta meno costosa per il corrente anno. Penso che a fronte di ciò sia ben valsa l’urgenza della seduta!

Vorrei, inoltre, ricordare che ad apertura di seduta ho chiesto la votazione dell’urgenza e oggi mi chiedo, alla luce di quanto mi si accusa, come mai la Minoranza non abbia fatto chiarezza sulla propria posizione al momento, quando apertamente e pubblicamente, in diretta streaming, il Presidente sotto accusa avrebbe potuto difendersi (ma no….meglio lasciar intendere!, meglio creare la sterile polemica).

Si parla di indignazione.

Questo mi indigna: la pochezza, l’ipocrisia, l’arroganza, i veleni frutto di una mancata vittoria.

Un Presidente demotivato mi si ritiene,.

Chi mi conosce sa bene che la motivazione è cosa che mi appartiene (nulla faccio se non mi interessa) e, laddove essa vacilla subentra il senso della responsabilità, dell’onestà intellettuale per ricoprire degnamente un ruolo a cui io, magari, non ambivo da perderci il sonno ma che mi è stato affidato anche per un indole caratteriale tesa alla misura e all’equilibrio.

Distratta? No, non ritengo esserlo stata. Anche in questa ultima occasione, ho dimostrato la tempestività con la quale ho convocato il Consiglio in prossimità di una scadenza.

Forse, chi mi accusa ha dimenticato che tra i diritti dei consiglieri, Art. 19 del Regolamento, c’è contemplato il diritto di richiedere la convocazione del Consiglio, domanda: se il Presidente è distratto e io consigliere “so”, perché aspetto che sbagli arrecando danno alla comunità che mi ha eletto?

Tempi stretti per potersi documentare? No, non credo, peraltro, l’argomento riguardava la TARI  su cui tante volte in Consiglio ci siamo confrontati e spesso scontrati e sul cui argomento i consiglieri dovrebbero essere già attenti e preparati, non trattandosi di argomento nuovo e bisognevole di approfondimento nelle problematiche della gestione della cosa pubblica.

Mi si definisce incapace di gestire il Consiglio Comunale.

Credo che chi ha scritto la lettera, non abbia avuto la serenità d’animo nel riconoscere la mia imparzialità rispetto a una posizione super partes da tenere durante le sedute consiliari, cosa che ho sempre dimostrato, forse, commettendo qualche errore nell’interpretazione larga ed elastica del regolamento del Consiglio Comunale.

Mi dispiace molto per chi mi vorrebbe forse, a propria immagine e somiglianza, più rampante, spumeggiante, populista, demagoga, caratteristiche che oggi la politica, a mio modo di vedere, valorizza prioritariamente in modo distorto, avvelenando i ruoli che ognuno di noi svolge. Mi dispiace, non mi appartiene questo modo di essere e di fare.

Sono contenta di essere come sono nel mio ruolo istituzionale, impegnata e serena.

Con profonda umiltà, continuerò a lavorare in silenzio per questa comunità.

Il presidente del Consiglio

Sarina Battagliola

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