
Il sindaco Nino Musca torna sull’importante legame tra la conoscenza e la legalità e lo fa in occasione della giornata dedicata alla memoria del giudice Falcone organizzata dalla Biblioteca Comunale “Beniamino Joppolo” nel 26° anniversario della Strage di Capaci.

“Conoscere, sapere- continua è necessario per essere migliori e allora perché non cogliere l’occasione che un mese dedicato alla cultura può dare per contribuire, anche come una goccia nell’oceano, a diffondere la conoscenza” – Nel non sapere, nel non esserci, nel non ricordare trova terreno fertile il malaffare e gli intrighi più impensabili. “Capaci di cambiare” è andato nella direzione opposta commemorando con spaccati fotografici e video una pagina buia della Repubblica le cui nebbie stentano a diradarsi. –

“La mancanza di Cultura e metodo- conclude Musca- ha determinato la supremazia della violenza e della paura dell’antistato. Per fortuna, però, quella fu solo una battaglia durissima, ma solo una battaglia”. – Da allora molto è stato fatto ma molto resta ancora da fare perché gli avvenimenti, pur cruenti che siano, se non “rivitalizzati” tendono all’oblio o, peggio, rischiano di banalizzarsi.

Nella direzione opposta va giustamente l’invito di Rita Borsellino : “Sono 26 anni dalla strage di Capaci – ha detto – cerchiamo di non correre il rischio di cadere nei rituali.

La partita per la vita si gioca nel quotidiano e nella società, pienamente coscienti che la legalità democratica è un bene relazionale essenziale, per affermare il “Valore Giustizia”.
Enzo Caputo