Ucria – Noccioleti a rischio la Regione interviene. Vertice a Palermo

Situazione drammatica a Ucria e in altre aree dei Nebrodi

“Danno accertato, occorre andare avanti. Nelle more che si completi il monitoraggio, procediamo con le certificazioni dell’Assessorato”. Questo in sintesi il pensiero del neo assessore all’agricoltura Edy Bandiera, dopo l’incontro dello scorso 18 gennaio alla regione Sicilia. Da otto anni i ghiri hanno messo dimora in Sicilia, specialmente nella zona dei Nebrodi, con oltre 23 comuni coinvolti e un danno su circa 5.000 ettari di noccioleti che si attesta intorno all’80% dell’intera produzione per una ricaduta in termini economici pari a circa 50 milioni di euro.

“Una tragedia” la definiscono i produttori, che hanno visto depauperare le loro culture e spopolare i territori, basti pensare che negli ultimi anni Ucria contava 5 mila abitanti, che vivevano di nocciolicoltura e oggi ne conta appena mille. Alla luce di questa emergenza e al fine di arrestare questo potere distruttivo che potrebbe far scomparire un settore produttivo di eccellenza per il territorio l’Assessore Bandiera (dopo l’incontro dello scorso 5 gennaio ad Ucria ndr) ha convocato d’urgenza un tavolo al quale hanno preso parte il Comitato spontaneo per la lotta ai ghiri, l’Associazione culturale per la valorizzazione del nocciolo di Ucria i rappresentanti dell’UNSIC (Unione Nazionale sindacale imprenditori e coltivatori), il Presidente dell’Ordine degli Agronomi di Messina Stefano Salvo, l’Assessore regionale delle Autonomie Locali e Funzione Pubblica Bernardette Grasso, il Dirigente Generale del Dipartimento Sviluppo Rurale Dorotea Di Trapani e gli onorevoli Luigi Genovese e Elvira Amata, ai quali sono state prospettate tre azioni contestuali e immediate per la risoluzione del problema a breve e lungo raggio.

“Nelle more che l’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale) certifichi i danni e ci autorizzi a passare alla fase operativa di riduzione dei ghiri (controllo, spostamenti, abbattimento) chiederemo che lo stesso Istituto, alla luce del documentato danno, ci autorizzi a procedere in deroga alla fase operativa – spiega ancora l’assessore Edy Bandiera – Contestualmente chiederemo all’Università, alla luce di una convenzione esistente, di anticipare il monitoraggio, propedeutico alle attività da porre in essere per il contenimento del danno, al 31 luglio 2018, momento di picco per i piccoli roditori che poi si trasferiscono nei boschi”. “Da ultimo, prosegue Bandiera vogliamo intervenire su una norma della Regione che ci consente, lavorando sui regimi dei de minimis, di poter dare un aiuto alle aziende colpite”.

“Abbiamo approvato e condiviso le proposte dell’Assessore Bandiera, che ha dimostrato estrema sensibilità, attenzione e concretezza – ha affermato Rino Marzullo, rappresentante dei produttori agricoli di Ucria e Dirigente dell’UNSIC al termine dell’incontro – Abbiamo grande stima dell’Assessore che ci ha fatto ritrovare entusiasmo e voglia di andare avanti, in un territorio nel quale negli anni si è assistito a rassegnazione, emigrazione e abbandono”.

https://youtu.be/n8aE4cxA6jE

 

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