Brolo – Cono Condipodero: “no alle strumentalizzazioni in chiave politica”. Si va vanti!

Come da previsioni, dopo il comunicato dei quattro consiglieri della minoranza “Per Brolo” che chiedevano le dimissioni del capogruppo Condipodero è arrivato in redazione la replica “piccante” proprio di Cono Condipodero che dice la sua, manda ringraziamenti ma anche delle pesanti stoccate anche agli “onorevoli di riferimento”.

Ecco il comunicato integrale…

In data 23/11/2017 ho appreso, da un comunicato stampa, la decisione dei consiglieri di minoranza di cui faccio parte, con la quale vengo invitato a dimettermi dalla carica di capogruppo, perchè non sarei più espressione  dell’immagine e della volonta politica del gruppo consiliare. Francamente, sono rimasto parecchio perplesso, sia per la procedura sia per le motivazioni che, a mio avviso, non reggono ad un rigoroso esame logico politico. Non posso nascondere l’amarezza per uno strappo che ho subito e che  avrei voluto non avvenisse, ma al contempo, non posso nascondere un certo senso di sollievo perché d’ora in avanti nessuno potrà più dubitare di quanto affermo da sempre: io non sono, non sono mai stato vicino politicamente parlando all’Onorevole Laccoto. Cosa di cui non ho mai fatto mistero, né in occasione della mia adesione alla lista civica “Per Brolo”, né in precedenza con l’adesione alla lista civica che vinse le amministrative del 2012. Politicamente ho sempre militato nel Centro Destra.

cono-condipoderoOggi, sia ben chiaro, com’è doveroso nei confronti dell’opinione pubblica non solo Brolese, che al di là delle pseudo giustificazioni e di fumose motivazioni di facciata che lasciano in tutta evidenza il tempo che trovano, nella sostanza vengo accusato di non aver sostenuto il professore Laccoto nella sua corsa, persa malamente, alle Regionali. Bando all’ipocrisia, per piacere!

Non mi soffermerò sulle fantasiose ragioni esposte nel comunicato, che hanno portato alla rottura, anche se sarebbe facile smontarle una per una. Non lo farò solo perché non intendo alimentare lacerazioni e pettegolezzo. Non lo farò nonostante il rammarico per certi toni autocelebrativi e censori che sembrano essere stati mutuati da quegli stessi proclami della maggioranza che abbiamo avversato e deplorato.

Ai ragazzi, al di là della rabbia e della delusione a caldo, in fondo ho poco da rimproverare. Questi siamo. Se dopo tre anni e mezzo si arriva ad una presa di posizione così puerile, la responsabilità principale è di chi di tutto si è curato tranne che della crescita politica di ciascuno di noi, lasciata soltanto alla buona volontà individuale di chi ce l’ha messa.

La Minoranza da me guidata non ha lesinato impegno ed anche esposizione personale. Ciò che è mancato, clamorosamente, è stato il supporto dei nostri “onorevoli di riferimento” a cui ha fatto eco quello, particolarmente efficace, di quelli di riferimento della maggioranza. In parole povere e chiare, pur avendo ragione ci siamo ritrovati “con il cerino in mano” ed esposti persino allo scherno degli avversari. Eppure noi la nostra parte l’avevamo fatta. Quanta amarezza…..

Ci hanno dovuto pensare i grillini a presentare due interrogazioni parlamentari sulle clamorose irregolarità ed inadempienze dell’amministrazione Lallaro-Germanà-Ricciardello-Miraglia.

Giuseppe LAccoto
Giuseppe LAccoto

Io, comunque, avrei continuato a fare la mia parte insieme alla squadra fino in fondo, nel rispetto della volontà di quanti hanno votato la lista civica “Per Brolo” e giammai lista “Per Laccoto” o “per Mimmo Magistro”, senza alimentare pubbliche pulcinellate.

Ma certamente ora meno che mai avrei potuto sposare la causa dell’onorevole, come del resto non ho fatto nel 2012 procurando un significativo risultato personale al mio candidato dell’epoca, senza che abbia fatto seguito  alcun processo pubblico. Allora per Laccoto era finita bene.

Dopo le elezioni da Laccoto nessuna parola, nessun segnale, lui è fatto così. Apprendo soltanto da un comunicato stampa del 14/11/2017 che “Ringrazia chi lo ha votato liberamente”. Chi come me liberamente non lo ha votato, si ritrova sfiduciato dai “Laccotiani” del gruppo consiliare.

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Nell’attività di capogruppo, del tutto onorifica e semmai onerosa, ho profuso impegno, dedizione e lealtà nei confronti in primo luogo dei Colleghi che mi hanno chiamato all’incarico, degli elettori che con il loro sostegno ci hanno portato in Consiglio Comunale. L’impegno continua sicuramente anche individualmente. Non rientro tra coloro che quando vengono privati da una carica, non riescono più a svolgere la propria attività come servizio. Mi auguro solo di poter continuare, anche da semplice consigliere, a dare un contributo alla soluzione dei problemi del nostro comune, sperando di non dovere assistere, come in passato a teatrini squalificanti per la vita politica di Brolo. Il resto non mi appartiene.

Dimissioni? Mi dispiace, non abbocco. Avallare certe elucubrazioni non mi è consentito dalla mia coscienza, pulita. Il lavoro sporco va fatto fino in fondo, si proceda alla revoca formale!

Ringrazio, comunque, i ragazzi per avere in ogni caso aiutato la mia crescita e per l’amicale collaborazione che ha improntato questo percorso fino all’esito delle Regionali. Ringrazio in particolar modo l’avv. Carmelo ZIINO ed il Dott. Giuseppe ARICÒ per essere stati, loro si, sempre vicini al gruppo, supportandoci e sopportandoci, sottraendo tempo alla loro attività ed alle loro famiglie, sostituendosi in tale compito a coloro che avrebbero avuto il dovere di farlo. Mi auguro di poter camminare ancora al loro fianco sulla strada della politica. Ringrazio tutti quanti i numerosissimi amici e sostenitori, e non solo, che in questi giorrni mi hanno fatto sentire forte la loro vicinanza e la loro solidarietà.

Si va vanti!

Cono Condipodero

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