Castell’Umberto – Questione migranti. La minoranza: no ad un sindaco razzista!

Dopo la giornata di ieri, per molti da dimenticare, visto i pareri pro e contro, sulla vicenda migranti del centro umbertino, arriva la presa di posizione, “pesante” del gruppo di minoranza in consiglio comunale.   I consiglieri di Castell’Umberto-Bene Comune, vanno giù “pesante” nei confronti del primo cittadino Enzo Lionetto scrivendo: “Non si stratta di politica spicciola né di cercare facili riflettori, ma di ridare dignità ad un Comune che, per il protagonismo di un Sindaco, è stato etichettato come razzista da tutta Italia!”

Il testo intregrale del comunicato stamapa dei consiglieri di Castell’Umberto-Bene Comune:

minoranza umberto“Doveroso, in qualità di consiglieri comunali del gruppo di opposizione del Comune di Castell’Umberto, prendere posizione e dire la nostra in merito ai recenti fatti di cronaca che, nostro malgrado, hanno coinvolto il piccolo centro nebroideo.

Lungi  sia dal facile buonismo che dal voler tacciare di razzismo qualcuno, riteniamo che la situazione sia stata gestita malissimo da chi, invece, avrebbe dovuto tutelare tanto i cittadini umbertini quanto gli immigrati. Non volendo entrare nel merito delle dinamiche antecedenti i fatti né delle eventuali negligenze sia dell’Amministrazione Comunale che della Prefettura e per le quali ci adopereremo quanto prima, ci dissociamo, certamente, dalle modalità con cui è stata affrontata l’emergenza immigrati dal nostro Sindaco.

migranti castell'umberto2Non si stratta di politica spicciola né di cercare facili riflettori, ma di ridare dignità ad un Comune che, per il protagonismo di un Sindaco, è stato etichettato come razzista da tutta Italia!

Castell’Umberto è anche altro. Comprendiamo e condividiamo che l’arrivo improvviso di 50 persone “estranee” alla comunità umbertina possa creare sgomento e paura e che sarebbe stata opportuna un’adeguata pianificazione tra tutte le Istituzioni in collaborazione tra loro nonché un costruttivo confronto con l’intera comunità. Dal nostro punto di vista, però, prioritario è garantire l’integrazione nel territorio e non la carcerazione. D’altronde, secondo normativa nazionale, è già prevista l’accoglienza obbligatoria in proporzione al numero degli abitanti, magari attraverso nuclei familiari anche forzati e facilmente gestibili. Innegabile, comunque, che 50 sia un numero eccessivo sia nella gestione che nell’integrazione, in un Comune piccolo come il nostro. Indispensabile, pertanto, appurare, prima di qualsiasi presa di posizione, la natura e la durata della loro presenza.

castell'umberto migranti6Seppur vero, dunque, che Castell’Umberto potrebbe essere più idoneo ad una “seconda accoglienza”, è inammissibile che in una situazione di mera emergenza, forse solo temporanea, si calpesti così la dignità umana.

Facile, davanti alle telecamere dire “noi non ce l’abbiamo con loro” e definirli, poi, sui social “carico di carne umana”.  Siamo tutte persone!!!!

“Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri” (Don Milani)

 I consiglieri del gruppo di opposizione

                                                                                                        Castell’Umberto-Bene Comune

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