Brolo – Referendum: Irene Ricciardello…ciascuno, secondo coscienza, sceglierà se preferire il Sì o il No

“Il 4 dicembre è ormai prossimo. Domenica toccherà a noi tutti, cittadini italiani, rispondere all’appello. Siamo chiamati a compiere una scelta, a far sentire la nostra voce, a far valere il nostro diritto, ad esercitare un nostro dovere.

irene ricciardelloChe siamo dell’avviso sia tempo di cambiare la Carta o meno, per amore verso la nostra democrazia, facciamo valere un principio fondamentale della nostra Costituzione, un principio che, al di là dell’esito del referendum, non muterà: partecipiamo alla vita democratica del Paese, attraverso l’esercizio del voto”, queste le parole del sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, alla vigilia dell’appuntamento referendario, previsto per domenica p.v.

“Non ho alcuna intenzione di pronunciarmi nel merito della questione: ciascuno, secondo coscienza, sceglierà se preferire il Sì o il No.

Ma è essenziale che ognuno di noi si rechi al seggio consapevole dell’azione che andrà a compiere. Confido nel fatto che ogni singolo cittadino si vorrà approcciare con effettiva cognizione di causa al voto.

Non siamo davanti ad un referendum abrogativo e, per questa ragione, non dovrà esser fatto valere il quorum. Ciò significa che, indipendentemente dalla percentuale di elettori che si saranno pronunciati, l’esito sarà comunque valido. Pertanto invito tutti a non disertare le urne, a non fare avere la meglio all’astensione che è sintomo di sfiducia e laissez faire. A non lasciare siano gli altri a decidere.

Risultati immagini per si e noE altresì, penso sia doveroso andare oltre  il meccanico esercizio del voto, sulla base di suggerimenti, sentito dire o gradimento verso questo o quel politico che sostiene una delle due parrocchie. Da qui il mio  chiedere ai membri della mia comunità, da italiana e da sindaco, uno sforzo ulteriore, quello di agire con consapevolezza. Chi non lo ha ancora fatto si informi circa il merito delle proposte e gli effetti che esse avrebbero; solo dopo aver acquisito le informazioni necessarie potrà essere esercitata una scelta consapevole.

Alle donne, madri ed educatrici dei membri della società del futuro, chiedo di essere d’esempio, di farsi ancora una volta portabandiera dei diritti, quelli acquisiti nel corso della storia con lotte e tenacia instancabile, fino ad arrivare ad una parificazione di genere e prima ancora al diritto di quel voto che tanto hanno agognato e oggi, nella nostra realtà libera e democratica, possono e devono far valere.

si_no_b Ai giovani, il cui futuro sarà strettamente dipendente dalle scelte che compiremo domenica, non posso esimermi dal dire “Siateci! Decidete per voi e il vostro domani. Fatelo senza indugi e con fermezza; fatelo decidendo con la vostra testa e non inseguendo slogan e ibravi oratori del momento. Fatelo con coscienza e raziocinio. Non mancate a questo importante appuntamento, non vanificate una possibilità come quella che vi viene fornita: la possibilità di scegliere!”.

E a tutti i membri della collettività a cui appartengo, senza distinzioni di età, razza, genere, religione, filosofia, posizione politica, chiedo di aver rispetto. Rispetto per la nostra Costituzione, quella che ci permette ma ci impone anche di vivere in democrazia, di esserne componenti attive e ci chiede di contribuire alla vita del Paese, anche attraverso il voto.

Risultati immagini per si e noRispetto per chi c’è stato prima di noi e che, per conquistare questo diritto/dovere e lasciarlo in eredità alle generazioni successive, ha combattuto, spesso dedicato la propria esistenza e, talvolta, ha perso la vita. La Costituzione è di tutti noi, chi vuol conservarla così com’è e chi vuol cambiarla, chi la vorrebbe diversa ma non condivide le modifiche proposte e chi invece ritiene siano una chance per l’Italia.

E’ di tutti e tutti dobbiamo compartecipare alla sua revisione o conservazione: sia la scelta corale e partecipata, figlia di confronti e di diversità, prodotto di una pluralità dalla quale sarà emerso un sentire condiviso ma non uniformato.

Valga la decisione della maggioranza ma sia una maggioranza quanto più numerosa ed eterogenea possibile perché solo laddove è presente la coralità,  vi è il pluralismo, si coesiste nella diversità, si può davvero parlare di democrazia ed è questa il principio sovrano da salvaguardare. Dipende da noi. Il 4 dicembre andiamo a votare: questa è la libertà, questa è democrazia”, conclude il sindaco che augura a tutti i cittadini “buon voto!”, invitando alla lettura del quesito e degli articoli soggetti a modifica così come previsto dalla riforma proposta, cui rinvia il link di seguito riportato.

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