Il deputato all’Assemblea Regionale Siciliana, Nino Germanà dovrà rispondere del reato di diffamazione.
I fatti risalgono al periodo della calda campagna elettorale brolese dello scorso anno, maggio 2014 per la precisione. Durante un comizio in cui il candidato sindaco Mimmo Magistro, presentava i candidati al consiglio comunale con la lista civica “Per Brolo”, l’On. Nino Germanà, avrebbe proferito frasi offensive e diffamatorie all’indirizzo degli stessi componenti di quella lista, con l’aggravante di aver attribuito fatti specifici.
Il prossimo 25 Febbraio., ci sarà quindi l’udienza di fronte al giudice monocratico di Patti Eleonora Vona, l’on. Germanà sarà assistito dagli avvocati Massimiliano Fabio e Pippo Mancuso.
L’on. Germanà replica:
Sono convinto di non avere mai infangato il buon nome di nessuno.
Posso giurare di aver sempre espresso opinioni, nella mia vita, maturate sulla base di considerazioni fondate su fatti e circostanze. Di non aver mai agito o proferito parola in un modo che non fosse onesto e sincero.
Ció premesso, da uomo delle istituzioni e prima di tutto da cittadino di Brolo che ama la sua città ho espresso, seppure con toni forti, il mio disappunto rispetto ad un progetto politico in continuità con le precedenti amministrazioni.
I fatti e la successiva inchiesta denominata mutui fantasma hanno scoperchiato un enorme calderone pieno di irregolarità e malefatte. Dandomi ragione di un’opinione che avevo sviluppato.
Ho la conoscenza a posto, cosa che non potrei dire se avessi agito in mala fede, o rubato soldi pubblici come hanno fatto altri.
Se mi fossi macchiato di una grave colpa, per prima cosa avrei pensato a come giustificarmi con i miei elettori e con la mia famiglia. Ma francamente non ritengo sia questo il caso.
Per le querele che ho ricevuto in campagna elettorale a Brolo sono certo che la magistratura, chiarirà la esatta portata delle mie dichiarazioni.
Tutte le mie azioni hanno lo scopo di dare un contribuito volto a fare accertare con ” verità” le reali responsabilità politiche dei soggetti coinvolti e da uomo delle istituzioni sento il dovere di svolgere il mio ruolo con fermezza e nell’interesse esclusivo dei cittadini. Ritengo d’averlo sin qui dimostrato. E con l’onesta intellettuale che ritengo mi appartenga, andrò avanti per la mia strada, sapendo di non aver nulla da rimproverarmi.