Negli ultimi giorni diversi Cittadini ci hanno chiesto chiarimenti in merito ad alcune richieste di pagamento del canone idrico riferite agli anni 2008 e 2009.
Sembrerebbe che in diversi casi le richieste di pagamento siano state recapitate ad utenze che avevano già provveduto al pagamento delle stesse, in molti casi dal confronto tra la ricevuta pagata e la “nuova” richiesta risulta lo stesso numero di bolletta con importi o date differenti.
Sembrerebbe che le “nuove” richieste di pagamento siano state emesse nel mese di dicembre 2014 per essere recapitate nel mese di gennaio 2015.
Per ormai pacifica giurisprudenza il canone per la somministrazione dell’acqua potabile è un corrispettivo periodico assoggettato alla prescrizione quinquennale di cui all’art. 2948, comma 4, del Codice Civile.
In materia di interruzione della prescrizione, secondo l’art. 2943, ultimo comma, c.c., il termine prescrizionale è interrotto “da ogni atto che valga a costituire in mora il debitore”, per cui in assenza di un atto interruttivo, le richieste di pagamento di che trattasi dovrebbero considerarsi prescritte.
Appare quantomeno bizzarro che chi invocava la riduzione del canone idrico e si è battuto a fianco dei cittadini con una raccolta di firme, richieda oggi il pagamento di canoni a quanto pare soggetti a prescrizione o non dovuti.
Si deve inoltre notare che all’interno delle richieste di pagamento si evince un importo pari ad €. 4,80 relativo a spese di notifica.
Le suddette richieste di pagamento sono state recapitate ai Cittadini e a quanto pare non notificate.
Dall’esame degli atti pubblicati all’Albo Pretorio del sito istituzionale del Comune di Brolo non risulta nessun documento che individui il soggetto incaricato del servizio di notifica, non risulta alcuna pubblicazione del ruolo o del numero di utenze interessate da questo tributo per gli anni di riferimento.
Ci chiediamo: se realmente queste richieste sono state notificate successivamente alla data di prescrizione chi procederà al pagamento delle spese di notifica?
Sarà un costo che graverà sui Cittadini?
Quanti sono i soggetti che già avevano pagato il tributo e si sono visti recapitare una nuova richiesta? Chi pagherà queste spese di notifica? Tra questi soggetti sicuramente molti anziani o contribuenti che non andranno a verificare se avevano già pagato quanto intimato.
Ribadiamo quanto già affermato in occasione della TARI, è giusto pagare le tasse ed i tributi, ma è anche giusto che l’Amministrazione non faccia ricadere sui Cittadini i propri errori.
Laboratorio politico – culturale
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