Brolo – Processo sui “mutui fantasma” al comune: 21 imputati e quasi 95 anni di carcere, le richieste

 Le richieste di condanna per il processo sui “mutui fantasma”

Nell’udienza svoltasi lo scorso 10 maggio al Tribunale di Patti di fronte al collegio, presidente Samperi a latere Gullino e Zantedeschi, il pubblico ministero Antonietta Ardizzone ha depositato la propria requisitoria in forma scritta nella quale sono richieste condanne per quasi 95 anni di carcere. Le richieste di condanna da parte della pubblica accusa nei confronti di 21 imputati, vede alla sbarra ex amministratori, funzionari, dipendenti del comune di Brolo ed altri soggetti privati.

Le pene più alte sono state sollecitate per l’ex ragioniere del comune di Brolo Carmelo Arasi, su cui pende la richiesta di condanna a 10 anni e 3 mesi, e per l’ex sindaco Salvo Messina, con la richiesta di condanna a sei anni. Entrambi rispondono anche di essere i promotori dell’associazione a delinquere ipotizzata dall’accusa.

Cinque anni la richiesta di condanna per Giuseppina Di Leo, quattro anni e nove mesi per Santa Caranna e Antonella Campo. Per tutti gli altri imputati, che rispondono per singole ipotesi di peculato, la richiesta di condanna è stata di quattro anni. Si tratta di Elena Lo Vercio, Enza Rifici, Giovanni Scaffidi Mangialardo, Antonio Masi, Antonino Giuffrè, Vittorio Astone, Giuseppe Indaimo, Rosa Castrovinci, Carmelo Gentile, Rossella Arasi, Costantino Maniaci, Dario Presti, Rosa Gatto, Tina Gatto, Giuseppe Caranna e Domenico Caranna.

Verso la prescrizione numerosi capi d’imputazione, tra cui le contestazioni di truffa aggravata e falso relative all’ottenimento da parte del comune dei mutui della Cassa depositi e prestiti, finiti sotto la lente degli investigatori nell’inchiesta che, lo ricordiamo, nell’agosto 2014 sfociò nell’esecuzione di misure cautelari nei confronti di sette persone. Restano invece le ipotesi dei peculati con mandati di pagamento ingiustificati a beneficio di dipendenti del comune ed altri soggetti privati e contributi alle società sportive.

Prossime udienze il 16 maggio ed il 5 giugno per le arringhe dei difensori, quindi il verdetto della camera di consiglio.

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