Floresta, Galati Mamertino e Mistretta – Comuni turistici: dopo l’esclusione protestano i sindaci

È di qualche giorno fa la notizia dell’aggiornamento dell’elenco dei comuni siciliani a vocazione turistica. Tanti centri del comprensorio nebroideo sono stati inclusi nella classifica stilata in base a dati rilevati dall’Istat.

Eppure sono i grandi esclusi a fare rumore e chiedere delucidazioni circa tale scelti. Ad esempio Mistretta, Galati Mamertino e Floresta risultano essere tra le escluse eccellenti da questa classifica stilata sulla base di alcuni indici Istat riferiti all’anno 2019. A protestare e a far sentire forte la loro voce di protesta sono i rispettivi sindaci dei tre comuni nebroidei.

da sx Antonio Stroscio (Floresta), Vincenzo Amadore (Galati Mamertino) e Sebastiano Sanzarello (Mistretta)
Infatti, i primi cittadini Sebastiano Sanzarello (Mistretta), Vincenzo Amadore (Galati Mamertino) e Antonio Stroscio (Floresta) non hanno accettato questa classificazione e non hanno sicuramente ben digerito la notizia che penalizza centri ricchi di storia, cultura e beni artistici e culturali. I tre amministratori hanno già inviato alcune note attraverso le quali chiedono lumi e spiegazioni all’assessorato regionale del Turismo dello Sport e dello Spettacolo.
“Non si comprende – affermano congiuntamente i tre sindaci – sulla base di quali strani automatismi siano stati esclusi alcuni comuni del nostro comprensorio (come anche importanti comuni della fascia tirrenica). Meccanismi statistici e parametri Istat? O, forse, le immense ricchezze artistiche, storiche, culturali e naturalistiche dei nostri comuni non sono ritenute sufficienti per rientrare in questa classifica rispetto a comuni che, con tutto il rispetto e senza voler fare antipatici paragoni, hanno qualcosina in meno (Mistretta è arrivato addirittura al secondo posto al concorso tra i comuni più belli di Sicilia, oltre a ricordare le numerose presenze di turisti che si riversano alla Cascata del Catafurco a Galati Mamertino o all’evento Ottobrando di Floresta).

A stupirci maggiormente non è la presenza di alcuni comuni ma, piuttosto, l’assenza di altri! Questa classificazione, per quanto irrilevante, può creare però una disparità e presta il fianco a sterili speculazioni politiche; magari per qualche bando pubblico inerente la valorizzazione del patrimonio storico e artistico, essere classificato “Comune Turistico” consente di partecipare e concorrere per l’utilizzo di importanti fondi?! Per tali motivi abbiamo sollecitato l’assessore regionale Elvira Amata affinchè intervenga in tempi rapidi per trovare una soluzione e poter restituire dignità ai comuni che meritano di essere classificati come turistici, a prescindere dall’Istat. Questa stortura va immediatamente corretta e anche l’assessorato regionale al Turismo e la deputazione regionale sono stati investiti per mobilitarsi in tal senso per evidenziare il paradosso creato da questo meccanismo e trovare al più presto una soluzione di buon senso oltre che di oggettiva e obiettiva giustezza. “ In questa direzione – continuano i tre sindaci – l’impegno dell’assessore Amata che ha formalmente richiesto all’Istituto Nazionale di statistica (che ha elaborato la classifica) di conoscere le motivazioni della mancata inclusione di alcuni comuni, troverà il nostro massimo sostegno”. Una battaglia comune, quindi, quella di Sanzarello, Amadore e Stroscio che hanno tutta intenzione di difendere i diritti delle loro comunità.

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