Ficarra – Escluso il Comune dall’Area interna Nebrodi. Il Sindaco ne chiede l’inserimento e minaccia ricorso

Mentre alcuni Comuni limitrofi esultano per il recente e giusto inserimento nella nuova perimetrazione dell’Area interna dei Nebrodi, il Comune di Ficarra ne resta ingiustificatamente escluso, nonostante possegga medesime caratteristiche e risponda ai medesimi criteri oggettivi.

E’ quanto afferma il Primo cittadino di Ficarra Basilio Ridolfo che, impugnata la penna, mette nero su bianco le incongruenze e le disparità di trattamento che ha subito il comune di Ficarra per rappresentarle al Ministro per il Sud e la coesione Territoriale ed ai suoi consiglieri politici.

Come è noto – scrive Ridolfo – la Delibera di Giunta Regionale n. 519 del 20.09.2022 prende atto del nuovo Programma Operativo 2021-2027 e delle analisi che hanno definito il nuovo quadro unitario delle politiche territoriali della Regione Siciliana per il ciclo 2021-2027. Secondo tale nuovo Programma operativo – prosegue Ridolfo – l’Area Interna “Nebrodi” è stata ampliata, rispetto alla programmazione 2014-2020, includendo ulteriori otto comuni ma sancendo una riduzione significativa rispetto alla proposta contenuta nella delibera n. 131 del 23.03.2022, con la quale la Giunta Regionale aveva manifestato il proprio apprezzamento in merito al documento denominato “Linee Programmatiche Prioritarie/Documento Strategico Regionale relative al Programma Regionale (PR) FESR Sicilia 2021-2027” che comprendeva, tra gli altri, anche il Comune di Ficarra.”

L’intento “di correggere alcune distorsioni emerse nel corso della Strategia individuata per gli anni 2014-2020” con conseguente proposta di ampliamento del numero di comuni da inserire nell’Area Interna “Nebrodi”, sulla base di elementi analitici quali contiguità, marginalità, funzionalità, strategicità e complementarietà avrebbe dovuto comportare che l’Area Interna “Nebrodi”, originariamente costituita da 21 comuni, fosse ampliata con l’inserimento di ulteriori 15 comuni, tra cui Ficarra.

Almeno fino allo scorso marzo poiché, a ottobre, tutto cambia e rimangono incomprensibilmente esclusi i comuni di Brolo, Capo d’Orlando Piraino e Sant’Angelo di Brolo e, appunto, Ficarra che vengono catapultati nel sistema Intercomunale di Rango Urbano “SIRU – Tirreno meridionale Barcellona/Milazzo” costituito da 35 comuni.

In particolare – riferisce Ridolfo – dall’Area Interna Nebrodi è stato escluso il Comune di Capo D’Orlando, nonostante sia di fatto comune intercluso nell’ambito della medesima Area Interna, però sono stati inseriti i Comuni del suo Sistema Locale del Lavoro (SLL), mentre è stato escluso il Comune di Brolo ed i Comuni del relativo Sistema Locale del Lavoro, tra cui il Comune di Ficarra. E’ evidente che i conti non tornano”.

Nel merito – sostiene Ridolfo – sia il Comune di Capo d’Orlando che il Comune di Brolo, per contiguità e vocazione territoriali, dovrebbero essere ricompresi nell’Area Interna Nebrodi. In ogni caso, però, adoperando il medesimo criterio utilizzato per i Comuni del Sistema Locale del Lavoro di Capo D’Orlando, il Comune di Ficarra dovrebbe essere ricompreso nell’Area Interna Nebrodi, possedendo, fra l’altro, le stesse caratteristiche socio-economiche dei comuni di Ucria, Raccuja e Sinagra che – a ben ragione – sono stati previsti nella recente riperimetrazione dell’Area Interna dei Nebrodi 2021-2027 appartenendo al SLL di Capo d’Orlando.

In realtà una programmazione rispettosa delle caratteristiche territoriali e socio-economiche dell’area nebroidea avrebbe dovuto confermare la previsione di perimetrazione dell’Area Strategica “Nebrodi”, costituita da 36 comuni, proposta e approvata con la Delibera di Giunta Regionale 131 del marzo u.s.

E’ per questo motivo che Ridolfo chiede la rivisitazione del programma operativo appena varato, convinto che il riesame amministrativo farà emergere le incongruenze rilevate così da scongiurare l’altrimenti spiacevole, ma inevitabile, ricorso all’Autorità giudiziaria amministrativa.

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