Sant’Angelo di Brolo – Il programma della Festa di San Michele Arcangelo. Domani Litterio e Salvo La Rosa

Il programma dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono “San Michele Arcangelo”

STORIA DI SAN MICHELE ARCANGELO (da Wikipedia)

Michele (in ebraico: [mixael]; in latino «Quis ut Deus?», “Chi è come Dio”, che traduce Mîkhl; in greco antico: letto Mikhal; in latino Michaël; in arabo|, letto Mkh’l) è un arcangelo nell’Ebraismo, nel Cristianesimo (tranne in quello avventista) e nell’Islam. Nel deposito della tradizione delle chiese Cattolica Romana e Ortodossa, nella fede Anglicana e Luterana, egli è chiamato “San Michele l’Arcangelo” (l’Arcangelo per antonomasia), o più brevemente San Michele. Nella tradizione delle Chiese ortodosse orientali e ortodossa egli è chiamato “Tassiarca Arcangelo Michele” o, più brevemente, Arcangelo Michele.

L’attribuzione direttamente nel nome del titolo di Santo, che pure ha origine nell’Antico Testamento, non è universalmente accettata da tutte le confessioni religiose. Invece, il nome proprio Michele è tra quelli a cui la Bibbia attribuisce espressamente il titolo di Arcangelo, così come anche nei passi biblici che si riferiscono agli altri due ultimi Arcangeli riconosciuti dalle citate confessioni: Gabriele e Raffaele.

Per la Chiesa cattolica la solennità liturgica dei tre Santi Arcangeli ricorre il 29 settembre: in ordine, San Michele Arcangelo, San Gabriele Arcangelo, San Raffaele Arcangelo.

San Michele si festeggia anche in queste date che ricordano particolari ricorrenze, e non si trovano nel comune calendario perché in tali date non compare come il Santo del giorno: l’8 novembre, l’8 maggio, il 6 settembre, il 16 ottobre e la terza domenica di Pasqua (la seconda domenica dopo Pasqua).

L’8 maggio 490 d.C., ad esempio, ricorre la data della sua apparizione a San Lorenzo Maiorano, Vescovo di Siponto, nella grotta sul Gargano, da cui la devozione riprese a diffondersi rapidamente in tutta Europa.

Michele è menzionato sempre con la stessa parola ebraica equivalente di Arcangelo (tradotto anche come “principe”). Nell’ultimo libro del Nuovo Testamento, l’Apocalisse di Giovanni, dopo la prima guerra in paradiso, l’Arcangelo è protagonista nella seconda guerra terrena della donna (Maria, madre di Gesù Cristo) contro il drago.

San Michele Arcangelo guida di nuovo alla vittoria la milizia celeste degli angeli di Dio contro Lucifero, che fu serafino e perciò fratello degli Arcangeli, e i suoi angeli (un terzo del totale), ribelli e apostati. Secondo la profezia, alla fine dei giorni, San Michele Arcangelo è destinato a squillare la tromba annunziatrice del gran giudizio finale quando, dopo aver ricapitolato ogni cosa in Cristo, il Regno dei Cieli verrà riconsegnato da Gesù Cristo a Dio Padre per l’eternità.

San Michele è il Celeste Protettore dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola.

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