San Marco d’Alunzio – Ai domiciliari direttore dei lavori di un cantiere che chiedeva 100mila euro di tangente

Si trova agli arresti domiciliari accusato di concussione il direttore dei lavori di un cantiere nel comune di San Marco d’Alunzio. Secondo l’accusa della Guardia di Finanza di Messina che ha condotto le indagini sarebbero stati accertati alcuni episodi commessi da un ingegnere, con la qualifica di direttore dei lavori il quale, nell’ambito dei «lavori di consolidamento di un costone roccioso – sito a valle di via Cappuccini presso un cantiere del comune di San Marco D’Alunzio – oggetto di precedenti frane», abusando dei propri poteri , a più riprese, tentava di convincere un imprenditore a commettere frodi contrattuali nei confronti dell’ente appaltante, pretendendo, dal medesimo imprenditore rilevanti somme di denaro, beni ed altre utilità, per fini strettamente personali.

I lavori, in particolare, riguardavano la realizzazione di paratie in calcestruzzo, sostenuti con barre d’acciaio infisse nella roccia ed opere connesse , dirette a consolidare un costone roccioso sito nel comune di San Marco D’Alunzio, già oggetto di precedenti frane.

Il direttore dei lavori, sebbene deputato ex lege a controllare la regolare realizzazione di opere destinate a finalità collettive, anche attraverso la rendicontazione e l’asseveramento dei lavori svolti, proponeva all’impresa appaltatrice modifiche nell’esecuzione dei lavori previsti dal capitolato dell’opera pubblica, in modo da lucrare le somme così indebitamente «risparmiate», per poi dividerle a metà, secondo i suoi intendimenti, con la stessa impresa incaricata di svolgere i lavori.

Tale «risparmio», secondo i propositi del direttore dei lavori, anziché essere riutilizzato nell’ambito dell’opera pubblica in corso di realizzazione, si sarebbe dovuto riflettere sul tornaconto personale dell’ingegnere e dell’impresa eventualmente compiacente, la quale, come già detto, non ha inteso partecipare all’accordo fraudolento ed ha invece denunciato i fatti.

Il direttore dei lavori, in definitiva, invece di porre in sicurezza un costone roccioso ad alto rischio idrogeologico, che, nel corso del tempo, è stato soggetto ad una serie di allarmanti movimenti franosi, mettendo a repentaglio l’incolumità pubblica e la stabilità delle infrastrutture , cercava di sfruttare la sua posizione, in modo da trarne un consistente vantaggio personale.

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