Brolo – Ass. Raggio di Sole: Beato Rosario Livatino, una delle più belle figure cristiane vittima della mafia

L’Associazione Raggio di Sole di Brolo, che opera dal 2004 al servizio della cultura e della solidarietà, ha voluto ricordare e onorare una tra le più belle figure cristiane vittima della mafia, quella del Giudice Rosario Livatino nel giorno in cui è stato proclamato beato nella cattedrale di Agrigento. Il primo magistrato beato della storia della chiesa. La fede ha infatti ispirato la giustizia di Livatino, oltre il dovere, il rischio, il suo morire. Egli viveva in Dio, sotto la tutela di Dio “std”  sub tutela dei (era la sua sigla misteriosa). Il suo essere magistrato era relazione con gli uomini, ma era anche relazione con Dio.

«Dal beato Rosario Livatino – scrivono i vescovi siciliani –, annoverato oggi insieme al beato Pino Puglisi nella lunga schiera di profeti e martiri del nostro tempo e della nostra terra, impariamo che la santità ha il sapore della speranza che non si arrende, della coerenza che non si piega e dell’impegno che non si tira indietro, perché ogni angolo buio del mondo – compreso il nostro – abbia l’opportunità di rialzarsi e guardare lontano».

Livatino, il magistrato onesto ed integerrimo, scevro da ostentazioni della propria autorità, colmo di grande rigore morale, consacrato integralmente alla giustizia, al fine di difendere la dignità umana; che ha saputo impartire e generare nella collettività la certezza che solo “rispettando le regole, l’uomo può veramente essere libero” perchè solo la legalità garantisce la dignità e la libertà a tutti gli individui. Modello insigne per tutti i nostri giovani, che ha vissuto la sua vita all’insegna di una profonda e coerente dirittura morale e cristiana, coronata dal suo eroico e supremo sacrificio per il trionfo della verità e della giustizia, contro ogni forma di violenza e di sopraffazione.

Assassinato all’età di 37 anni ad Agrigento, Rosario Livatino è il primo magistrato Beato nella storia della Chiesa e San Giovanni Paolo II già nel 1993 lo definì “Martire della giustizia e indirettamente della fede”. Fu ucciso in un agguato mafioso, la mattina del 21 settembre 1990 sul viadotto Galena, lungo la S.S. 640 Agrigento –Caltanissetta, mentre senza scorta e con la sua auto si recava in Tribunale.  La mafia che la mattina del 21 settembre del 1990 tese il mortale agguato a Rosario Livatino, stroncò una lucida e sottile intelligenza e fermò per sempre un generoso cuore che si era costantemente prodigato “per dare alla legge un’anima”.

Negli anni l’Associazione Raggio di Sole si è posta all’attenzione del grande pubblico per avere organizzato importanti iniziative culturali e di solidarietà, con progetti umanitari in Italia e all’Estero. Tra le iniziative di impegno civile, si è fatta promotrice di proclamare la figura del Giudice anche nelle scuole e di intitolargli una Piazza nel comune di Brolo con la posa di una stele avvenuta il 21 settembre 2008. Ed e’ proprio alla stele che i membri dell’associazione Raggio di Sole si sono riuniti nella mattina del 9 Maggio in un momento di preghiera per omaggiarne la beatificazione.

Graditissima la presenza dell’amministrazione Comunale di Brolo guidata dal Sindaco Pippo Laccoto che nella stessa giornata ha organizzato una manifestazione in omaggio delle  tre grandi figure di giustizia: il Giudice Livatino, Peppino Impastato e Aldo Moro. Presente anche il comandante della stazione dei carabinieri di Brolo e l’associazione Sak Be

“Quella lasciata da Rosario Livatino e dagli altri martiri di giustizia è l’eredità di chi ha trovato il coraggio della libertà, squarciando il silenzio della connivenza e decidendo di parlare chiaramente senza mezzi termini delle mafie e alle mafie».

Manuela Varrica

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