Il fatto non sussiste, questo è quanto si legge nella sentenza di assoluzione emessa dal  collegio giudicante del tribunale di Patti (presidente Andrea La Spada, a latere Giovanna Ceccon ed Eleonora Vona) su analoga richiesta anche da parte del pm Alice Parialò,  per tutti e 7 gli imputati tra componenti, al tempo dei fatti contestati, della giunta comunale di Brolo in carica dal 2014 al 2019: Irene Ricciardello (ex sindaco), Gaetano Scaffidi Lallaro (ex vice sindaco) e gli ex assessori Marisa Bonina, Pietro Marino e Nino Tripi oltre al responsabile dell’Area Amministrativa Vittoria Ricciardo ed al ristoratore e titolare Santo Briguglio,  che all’epoca dei fatti aveva in gestione il servizio di refezione scolastica.

L’accusa per tutti era quella di abuso d’ufficio per fatti attinenti all’affidamento del servizio di refezione scolastica del Comune di Brolo per l’anno scolastico 2014/2015. Il procedimento nacque da un esposto presentato dall’ex sindaco Salvo Messina.

Dopo svariati anni di dibattimento e numerose testimonianze è arrivata la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. Un dibattimento processuale che ha dimostrato come l’ex giunta comunale abbia agito assolutamente nel rispetto delle leggi e dei regolamenti amministrativi, operando anzi nell’interesse esclusivo degli studenti e delle famiglie.

Nel collegio difensivo sono stati impegnati: avvocato Massimiliano Fabio (difensore di Irene Ricciardello, Gaetano Scaffidi Lallaro e Vittoria Ricciardo); avvocato Giuseppe Mancuso (difensore di Irene Ricciardello); avvocato Salvatore Cipriano (difensore di Nino Tripi e Pietro Marino); avvocato Salvatore Zaccaria (difensore di Santo Briguglio); avvocato Lina Bonina (difensore di Marisa Bonina).

Sulla vicenda il commento dell’ex sindaco brolese Irene Ricciardello: “Siamo sempre stati certi di aver agito nel totale rispetto dei principi di legalità, correttezza e trasparenza. La giustizia, anche se lenta, arriva sempre”.