Raccuja – Domani la presentazione del movimento Raccuja 5.0 e del candidato sindaco Martella

Si muove la politica raccuiese, in vista delle prossime amministrative di autunno, per il rinnovo della carica di sindaco e del consiglio comunale. Come annunciato nei mesi scorsi, diventa ufficiale il simbolo di Raccuja 5.0 e anche la data di presentazione della stesso alla cittadinanza di Raccuja prevista per domenica prossima 28 giugno nell’area di corte del Castello Branciforti alle ore 17.30.

Alla guida della nascente coalizione, è stato indicato quale candidato alla carica di sindaco Ivan Martella, attuale capogruppo di minoranza. I sette consiglieri comunali che, insieme a partiti e gruppi politici presenti sul territorio, hanno dato vita a questo nuovo soggetto politico sono i 4 consiglieri del gruppo di minoranza (Ivan Martella, Manuela Alessandrino, Marcella Scalia e Lidia Tuccio) e 3 consiglieri comunali dell’ex gruppo di maggioranza che, nel corso degli ultimi anni, si sono resi indipendenti ovvero il presidente del Consiglio Comunale Franco Palazzolo, l’ex capogruppo di maggioranza Daniele Salpietro e della consigliera comunale Maria Tindara Di Perna.

L’avvocato Martella in teoria ed in pratica tenterà di sfidare e prendere il posto dell’attuale sindaco Francesca Salpietro che fino a questo momento non ha dato conferma di esserci ma nemmeno il contrario. Siamo orgogliosi scrivono i fondatori di questo nuovo movimento Raccuja 5.0. “Abbiamo immaginato di percorrere idealmente il nostro territorio incastonato nelle montagne. Abbiamo osservato ciò che da sempre s’innalza verso il cielo quieto intorno a noi. Abbiamo provato a immaginare il futuro del nostro paese, che vedevamo dimenarsi in un presente antiquato che gli impedisce di brillare con tutta la sua forza.

Ivan Martella

Un futuro che cercavamo come acqua nel deserto e lo abbiamo trovato, infine, dove non ci aspettavamo: proprio qui, vivido e pulsante, sotto i nostri occhi. Raccuja ha un futuro!”. Per il candidato sindaco Ivan Martella, ogni transizione avviene varcando un passaggio, superando quello che all’apparenza può presentarsi come un ostacolo.

Il Ponte Due Archi, sottolinea l’avvocato raccuiese, “è la porta d’accesso e di uscita del nostro paese. Ogni Raccujese, almeno una volta nella vita, lo ha attraversato con occhi grati, carichi di speranza e aspettative, in un verso o nell’altro. Con quegli stessi occhi abbiamo immaginato il nostro Ponte come l’emblema del tessuto sociale di cui Raccuja ora ha bisogno, granitico e indissolubile. La pietra che compone il nostro Ponte è il frutto di una solida struttura reticolare, magmatica, in continua evoluzione”.

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