Piraino – Torre delle Ciavole, altro cedimento del costone. Proclami e promesse non mantenute!

Nel centro tirrenico, all’altezza delle Torre delle Ciavole, sulla SS 113, alla vigilia di Natale, un altro pezzo di costone è finito a mare. Il pericolo e noto da anni ma fino ad oggi si sono sentiti soltanto proclami senza che nessuno faccia seriamente qualcosa per questa trafficata arteria che collega il comune di Piraino con la vicina Gioiosa Marea.

ph Rosa Albino

Gli automobilisti, circolano, ma nessuno ha provveduto almeno fino ad ieri sera (27 dicembre 2019), al restringimento di una corsia, con l’aiuto del semaforo, per evitare che i carichi pesanti incidano ancora sulla strada pericolante. Senza esagerare, sono a dir poco allarmanti le condizioni del costone sottostante la S.S. 113, con una rotabile, percorsa da parecchi pullman che trasportano i ragazzi degli istituti superiori a Patti (meno male che al momento ci sono le vacanze natalizie.

La storia di questa strada con i suoi problemi risalgono all’ultimo decennio e nel frattempo sono cambiate tre amministrazioni (Campisi, Maniaci e l’attuale Ruggeri ndc) che hanno cercato fino adesso solo a parole di risolvere la problematica. La concomitanza del dissesto a monte e a valle (azione di dilavamento delle acque piovane ed erosione costiera) del collegamento viario rappresenta un serio rischio per automobilisti e passanti.

Nell’ottobre del 2017 il sindaco Maurizio Ruggeri faceva sapere che il comune pirainese aveva partecipato con due progetti di ripascimento, per le località di “Torre Ciavole” e “Zappardino”, all’azione 5.1.1.a del P.O. Fesr Sicilia 2014/2020 relativa a interventi di messa in sicurezza e mitigazione del rischio geomorfologico, idraulico e di erosione costiera.

Lo stesso sindaco Ruggeri, raggiunto telefonicamente, Gazzetta del Sud e da Nebrodi24, nell’agosto del 2018 aveva confermato che su questa questione l’amministrazione era fortemente impegnata e che tutti i giorni si era in contatto con i vertici dell’Anas, e che si doveva essere giunti quasi alla gara di affidamento dei lavori.

Dopo un anno e mezzo, il costone continua a cadere ed i proclami di risolvere la grave ed inquietante situazione restano solo promesse non mantenute.

Fonte: Gazzetta del Sud
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