Piraino – Venti dipendenti si rivolgono al Giudice del lavoro. Giovane e Solidale: il lavoro nobilita…forse!?!

Sono circa una ventina i dipendenti comunali che sono stati costretti a rivolgersi al Giudice del Lavoro del Tribunale di Patti, chiedendo il riconoscimento dei premi relativi all’istituto della performance individuale e organizzativa per l’anno 2015.

L’argomento già sollevato dal nostro gruppo in sede di assestamento di bilancio nella seduta consiliare del 27/11/2018 allorquando, a seguito della recenti deliberazioni della Corte Conti e del parere n. 17 del 30 Ottobre 2018 reso dall’ARAN – Comparto Funzioni Locali in merito alla retroattività del contratto integrativo, evidenziammo la necessità di stanziare le somme (circa 15.000,00 ) necessarie a gratificare il lavoro e l’impegno profuso dai dipendenti comunali impegnati nei progetti produttività individuati dal nostro Comune.

Non sono serviti i nostri rilievi, l’encomio conferito ai dipendenti con la Delibera di Giunta Municipale n. 220 del 03/12/2015 e neppure la nota del Segretario Comunale con la quale si invitava a procedere alla liquidazione, a convincere l’Amministrazione Ruggeri a riconoscere ai dipendenti comunali impegnati nei progetti il sacrosanto diritto a percepire il relativo premio produttività.

Gruppo Giovane e Solidale

Ma oltre il danno adesso arriva anche la beffa!!

Infatti, con delibera di Giunta Municipale n. 10 del 16/01/2019, il Sindaco è stato autorizzato a resistere nel giudizio promosso dai dipendenti comunali, assegnando al Responsabile del Servizio la somma complessiva di € 3.995,07 (circa 1/3 della somma dovuta ai dipendenti!) al fine di nominare un legale per la difesa dell’Ente.

da sx Spinella, Ruggeri e Venuto

Si legge nella parte motiva della delibera suindicata, che il “qualificato” esecutivo pirainese (presenti il Sindaco Ruggeri e gli Assessori Venuto e Spinella) “al fine di tutelare le ragioni dell’ente ha manifestato la volontà di costituirsi in giudizio avverso il ricorso” presentato dai dipendenti che hanno prestato la propria attività lavorativa a favore del nostro Comune.

Una scelta certamente scellerata, non condivisibile, che mortifica la “fattività” di quanti hanno contribuito con impegno a migliorare l’efficienza, l’efficacia e la qualità dei servizi comunali, che appesantisce i pirainesi e il nostro bilancio comunale di spese “inutili”, decisa in maniera dispotica da chi, evidentemente, riconosce maggiore importanza a qualche “festicciola paesana ” piuttosto che al lavoro ed al benessere della nostra comunità.

       

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