Messina – Una conferenza per “Ferdinando Palasciano, precursore della croce rossa”

CONFERENZA  SU  FERDINANDO  PALASCIANO

Organizzata dalle locali Sezioni dell’ Ass. Naz. della Sanità Militare Italiana e dell’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) col patrocinio dell’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa , si è svolto a Messina, nella sede degli Ufficiali in Congedo, la Conferenza sul tema:

Presenti Autorità Militari e Civili e una nutrita rappresentanza del Corpo  Militare e del Corpo delle Infermiere Volontarie della CRI.

Dopo il saluto e l’introduzione del Gen. B. Giuseppe Briguglio, Presidente UNUCI, ha preso la parola il relatore Gr. Uff. Dr. Angelo Petrungaro, che, ricordando l’adesione all’iniziativa da parte dell’Ispettore Nazionale del Corpo Militare CRI, Magg.Gen. Gabriele Lupini, ha dato inizio alla conferenza illustrando con significative immagini la figura dell’Ufficiale Medico dell’Esercito Borbonico  Ferdinando Palasciano (1815 – 1891) che, durante la rivolta di Messina del 1848, quando il suo Comandante, Gen. Carlo Filangieri, ordinò di passare per le armi anche i feriti, rispose: “il mio dovere di medico è più importante del mio dovere di soldato” perché “Hostes, dum vulnerati, fratres”.

Fu accusato di insubordinazione e condannato a morte, ma il Sovrano del Regno delle due Sicilie, Ferdinando II di Borbone, commutò la condanna in un anno di carcere duro da scontare nelle prigioni di Reggio di Calabria.

Il giovane Ufficiale medico sostenne sempre la tesi che “i feriti, a qualsiasi Esercito appartengano, sono sacri e non possono essere considerati come nemici”.

Nasceva cosi il principio della neutralità dei feriti in guerra fatto proprio nel 1864 dalla Convenzione di Ginevra con cui nasceva la Croce Rossa.

Ab tam tenui initio tantae opes sunt profligatae. Il 25 giugno ricorre l’anniversario della fondazione del Corpo Militare della Croce Rossa; per questo, durante la conferenza, è stato proiettato un documentario relativo ad Essa risalente al 1866.

Nell’occasione si è ricordato l’Ospedale della CRI, operante a Messina in zona Cristo Re durante la 2^ Guerra mondiale, e in modo particolare il Capitano medico Pietro Oreto al quale venne conferita la Medaglia d’argento al merito con palma per avere prestato la sua opera di soccorso ai numerosi feriti militari e civili anche durante il succedersi delle  incursioni: “Con coraggiosa serenità e prontezza, prodigandosi oltre –

i limiti della resistenza fisica, dimostrando spiccato senso di attaccamento al dovere, comprensione delle umane sofferenze, spirito di sacrificio e sprezzo del pericolo” (guerra 1940-1945), come si legge nella motivazione.

Dr. Angelo Petrungaro

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