Castell’Umberto – Gli alieni (migranti) sono arrivati? Lionetto: violenza istituzionale, il prefetto: protesta non priva di rischi, Musca: fate entrare il generatore!

Gli alieni sono arrivati di notte approfittando del buio e della località fuori mano. Sono atterrati nello spazio- porto vicino al campo sportivo e, grazie alla complicità di un Canguro, pensavano di averla fatta franca ma… a tradirli è stata la Prefettura di Messina, complice Meucci e quell’irrispettosa zona borderline e di pertinenza della regia trazzera che neanche gli omologhi riescono più a districare.

Che la navicella li avrebbe scaricati giusto li nessuno se lo aspettava ma è successo. Preferisco dirla così, intercalando il serio e il faceto perché in tutti gli altri modi è stata raccontata, distorta e, forse, strumentalizzata.

castell'umberto migranti10 castell'umberto migranti9Narrano dell’arrivo all’hotel “Il Canguro” di una cinquantina di africani, “i niuri” come qualcuno li avrebbe dispregiativamente chiamati quella sera, accompagnati dai quei… e qui l’omissis è d’obbligo , giusto per non prendere una querela perchè, a raccontare, fosse anche de relato, le offese non si fa solo peccato…

castell'umberto migranti5Mandarli senza nessun preavviso degno di tale nome, “è stata – per il sindaco Vincenzo Lionetto- una violenza Istituzionale, un colpo di mano che lo Stato non si può permettere e, lanciato l’allarme, è corso a presidiare, con un gruppo di cittadini e parte della giunta, la struttura “bloccando” con la propria auto l’entrata principale dell’albergo e, all’arrivo del suo omologo sinagrese Nino Musca e del suo vice Carmelo Rizzo, che non sarebbero stati accolti nella maniera dovuta,( la protesta lo vuole…) ne meritavano di dovere fare i conti con gli esasperati e poco informati presenti, hanno fatto subito dopo fatto il punto esponendo in una mail, con dovizia di particolari, la situazione al Prefetto.castell'umberto migranti6

Trenta, venticinque? Partono, restano? Sono come noi? Si no? Chi poteva saperlo? Quella “birba” della storia, aveva dopo 74 anni deciso di ripassare da Castell’Umberto e, dispettosa com’è si è presentata, proprio nello stesso luogo. E già proprio li, nel 1943 gli alleati( personalmente di persona) avevano fatto uscire dai camion i famigerati “Goumier” che dovevano rastrellare il territorio fino a Floresta e… “Dio salvi la regina… ” Intanto la notte avanzata assottigliava il presidio ma non la voglia di farlo. “Spunta l’alba del 15 luglio comincia il fuoco l’artiglieria…” recita una canzonetta nata sul Montenero. Anche in paese e non solo, comincia il “tambureggiamento” su Facebook: “Bravo sindaco, così si fa basta con questa invasione replicano” . “Castell’ Umberto non è razzista” tuonano in tanti e si comincia a parlare “velatamente” di organizzare qualcosa a sostegno dei ragazzi- e così di seguito. Lionetto però non demorde In una struttura dichiarata da mesi inagibile, senza luce, con acqua fornita dal Comune di Castell’Umberto con morosità dal 2012 (regolarmente attivati da tempo tutti i procedimenti amministrativi di recupero) hanno provato a far entrare un gruppo elettrogeno….i cittadini hanno bloccato le vie di accesso….garantiti ingresso mezzi di pronto intervento” scrive sulla sua pagina.

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Intanto il clamore mediatico è alle stelle arrivano le star dell’informazione. Se si voleva fare un’operazione di marketing pubblicitario si è fatto bingo. La Prefettura però alle accuse non ci sta “L’albergo è in ottime condizioni e si trova nel territorio di Sinagra non di Castell’Umberto anche se i due Comuni sono vicini” e fanno sapere che i controlli effettuati sulla struttura e sulla cooperativa che la gestisce hanno dato esito positivo e considerati i numerosi migranti arrivati nelle ultime ore e che ancora non è stato espletato il bando previsto per 24 luglio con il quale si cercano nuove strutture per l’accoglienza è stato deciso di portarli lì. Ma cosa è successo di preciso nella concitata giornata di venerdì. Pare – benedetto condizionale- che un nuovo massiccio arrivo abbia messo con le spalle al muro i centri di accoglienza e, com’è normale la Prefettura cerca di smistarli come può; un po’ nel Comune di Merì e il resto a Castell’Umberto.

enzo lionettoA Merì qualcosa va storto e tutti i migranti vengono rimessi sugli autobus e dirottati su Castell’Umberto. Viene avvisata la Prefettura che a sua volta contatta il sindaco di Sinagra dicendo che nella contrada Limari del suo Comune stanno arrivando i ragazzi. “Va avvisato il mio omologo di Castell’Umberto, chiarisce Musca spiegando l’allogazione geografica dell’Hotel. Una lunga telefonata per spiegare e capire. Da qui la chiamata prefettizia al Lionetto sugli arrivi. Nel frattempo il pulman macina chilometri e arriva prima del sindaco umbertino. Un colpo di mano giocato sul tempo?

enza caputoChi può dirlo, Lionetto però ne è sicuro e inizia la protesta e si levano le voci contrarie: Enza Caputo, con varie esperienze nel settore, scrive da Quito: “Apprendo, pur essendo dall`altra parte del mondo, di atti razzisti e gesti inconsulti da parte di autorità che dovrebbero rappresentare anche me per l`arrivo di 30 persone nel mio paese. Con le lacrime agli occhi e tanta rabbia nel cuore, mi dissocio da questi gesti. Non mi sento minacciata né invasa, ricordo la mia terra come terra di accoglienza. Mia nonna, mi raccontava mio padre, teneva sempre un piatto in più a tavola, per un eventuale ospite che poteva arrivare Ah, dimenticavo, dopo un viaggio di due anni, tra deserto e mare, non sarà di certo una fascia tricolore ed una fiat punto a fermarli.

Tutta la giornata di sabato la situazione in loco rimane stabile aumentano i messaggi dell’altra Castell’Umberto quella che giudica razzista l’iniziativa del sindaco umbertino (Lui però spiega che così non è) alza il tiro- Commenta Dario Pruiti “Bene Sig. Sindaco, hai scatenato gli istinti più bassi del paese che amministri. Il tutto è francamente vomitevole e non credo che ti faccia onore.

dario pruitiQuasi tutti i post razzisti a commento dei tuoi sono in prevalenza dettati da ignoranza. No, non lo dico perché mi sento più intelligente, lo scrivo perché il razzismo tout Court è ignoranza. Se il tema era farsi rispettare dalla prefettura e, quindi, dal governo hai sbagliato e molto. La tua singolare iniziativa sembra quella di un Salvini qualunque e no, da te non me lo aspettavo. Molti castanesi, ancora oggi, vivono fuori, e sono EMIGRATI. Tu scurdasti? Fare le barricate così, alla lega nord, è ridicolo. Denunciare il business dell’accoglienza è sacrosanto, ma bloccare le strade per 30 mischini (che peraltro ne hanno viste di peggio) è umanamente ripugnante. Non sono cattolico ma a questo punto una domanda agli autori dei commenti Made in “aiutiamoli a casa loro” la farei: che avrebbe fatto il buon Gesù al posto vostro? Chiedetevelo prima di sparare minchiate all’urbigna. In ultimo mi rivolgo a tutti gli altri, a quelli che provano vergogna e disagio per quello che sta accadendo a Castell’Umberto: tirate fuori i cabbasisi e dite quello che pensate, non vi scantati! Siamo sull’orlo del baratro, se tutto passa in silenzio non si puó più tornare indietro.” Il giorno volge al desio ma non così Sua Eccellenza il Prefetto che chiama al telefono Lionetto e avvisa che la protesta non sarà certo priva di rischi Il Sindaco lo comunica ai presenti e si cambia registro e modalità. Domenica assemblea di 40 sindaci. Un altro modo di dissentire : “La guerra continua…” Ma il Canguro è pur sempre in territorio di Sinagra e la decisione finale spetta al Sindaco Musca e prende le sembianze di quel generatore di corrente che, bloccato da ore, aspetta di entrare anche perché tra poco sarà buio.

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Nino che ha sempre tenuto una posizione fluida per meglio seguire gli eventi, apre la porte “alla luce” con il parere del “Noi” che si leggono Maria Sinagra, Carmelo Rizzo, Marzia Mancuso e Lidia Gaudio, (la giunta e il presidente del consiglio. E il cronista? Intervista alcuni componenti della cooperativa che gestisce i migranti: Non ci è mai capitato niente di simile – dicono- Se restiamo abbiamo bisogno di operatori anche locali, fare la spesa … insomma un giro di denaro che in parte spenderemo a Castell’Umberto. Niente contro i migranti ci tende a dire Lionetto. “Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar… Che ne sa “l uomo nero” affacciato al balcone dell’albergo di queste storie tutte italiane… altri dovrebbero saperlo.

Così come quella maledetta casa del Siciliano a Chicago dove vennero fatti sparire numerosi emigranti siciliani negli anni trenta. Ma questa è un’altra storia. Castell’Umberto e Sinagra non sono razzisti e chi ha una struttura è sempre libero di affittarla a chi vuole nel rispetto della legge!

Enzo Caputo

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