Ficarra – Museo diffuso: inaugurata presso Palazzo Ferraloro la mostra della ceramica d’uso comune

Ficarra museo diffuso. Un altro attrattore si aggiunge al circuito museale del paese, è stato inaugurata  presso Palazzo Ferraloro la mostra/museo della ceramica d’uso comune, nei locali messi a disposizione  dalla famiglia.

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La mostra-museo, nasce dall’intesa fra l’Assessore alla cultura Prof. Mauro Cappotto, dal Prof. Franz Riccobono Presidente dell’Associazione Amici del Museo di Messina e il Dott. Emanuele Ferraloro, è stata inaugurata dal Sindaco Avv. Gaetano Artale alla presenza di numerose autorità locali e numerosissimi visitatori venuti da tutte le parti per ammirare ed apprezzare oggetti e manufatti appartenuti alla nostra tradizione popolare siciliana, tra gli altri anche il Direttore del Museo della Ceramica di Caltagirone.

Fra le diverse raccolte di ceramiche siciliane musealizzate, manca ancora una specifica documentazione sui manufatti d’uso comune, prodotti nel corso dei secoli nelle fornaci siciliane di Caltagirone, Patti, Sciacca e Collesano e più di recente a S.Stefano di Camastra.

Oggetti d’uso comune, pignate, bomboli, quartare, cannate, lucerne, bauni e cantari…..dall’indicibile uso. Ceramiche semplici quanto funzionali, risultato di una lunga esperienza modellati dal vasaio-tornitore, con mano sicura.

Le forme vascolari sono molteplici anche quando la destinazione d’uso è comune e ciò aiuta oggi, il ricercatore nel riconoscere il luogo di produzione, il periodo di riferimento. Se ben nota è la produzione calatina, meno conosciuta è la ceramica di Patti, che pur vanta maggiore vetustà, considerato che la pignata ed i piatti di Patti trovano precisi riferimenti nel periodo romano-imperiale e talune forme come “la burnia” “la biscottiera” non trovano riscontro nelle produzioni nelle altre fornaci siciliane. La mostra offre una panoramica articolata della ceramica usata normalmente nelle cucine e nelle case dei siciliani negli ultimi tre secoli, testimonianza tangibile di un mondo perduto surclassato prima dall’alluminio e poi dalla plastica.

L’iniziativa rientra in un programma di messa a sistema delle risorse culturali, enogastronomiche e naturalistiche che il piccolo centro offre, con l’obiettivo di contribuire all’offerta turistica unica di un comprensorio in mutazione, ricco e articolato come quello dei Nebrodi.”

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