Brolo – Cambia-menti: sindaco faccia la scelta opposta a quella che ha reso pubblica

Riceviamo & Pubblichamo *

“A FARE A GARA AD ESSERE PIU’ PURI TROVERAI SEMPRE UNO PIU’ PURO…CHE TI EPURA”

Cambiamenti è un movimento, che ha sempre cercato di portare avanti ciò che riteneva giusto,senza voler assumere un ruolo da giudice,ritenendo che la ricerca della giustizia, sia cosa ben diversa dal giustizialismo. In conformità di questo assunto e della presunzione d’innocenza sancita nella Costituzione, non abbiamo mai condiviso la scelta di questa Amministrazione, del suo Sindaco e del Deputato di loro riferimento, di ergersi a giudici perseguendo un giustizialismo spesso fuori luogo,fuori tempo e distruttivo,che non ha favorito quella Pace Sociale, che l’Amministrazione per prima ,aveva il dovere di ricercare,per affrontare la crisi socio-politica che dilania il paese e per avviare quella rinascita che Brolo merita.

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Oggi, come ieri, non giudichiamo,ma i riflettori che nuovamente si accendono su Brolo,tramite giornali e addirittura telegiornali nazionali ,per ragioni spiacevoli e di grave portata,non possono lasciarci indifferenti. Coerentemente a quanto fatto ,in un passato non troppo lontano ,ci ritroviamo costretti ad appellarci al senso di responsabilità del Sindaco.

Infatti, se è vero che le misure cautelari previste dal nostro ordinamento giuridico, non sono indice di colpevolezza certa, è anche vero che un provvedimento , come quello emesso,è un provvedimento serio che apre l’indagine su presunte illiceità che potrebbero configurare ipotesi di reato gravissimo e di indiscusso interesse pubblico.Se è vero che il Sindaco non è stato raggiunto direttamente da alcun provvedimento cautelare,che lo è stato il padre e che:” Le colpe dei padri non ricadono sui figli”,è altrettanto vero che, le presunte attività illecite contestategli ,risultano svolte nell’esercizio dell’impresa di famiglia nella quale, proprio il Sindaco, ha più volte dichiarato di ricoprire un ruolo dirigenziale.

1-irene ricciardello con manifestoRiteniamo quindi, già solo per le osservazioni fatte che il Sindaco, in attesa che nelle sedi competenti ,venga chiarita la posizione dell’ impresa di cui è parte integrante, non possa continuare a rappresentare la più alta carica Istituzionale di un paese,che soprattutto per la recente storia che lo ha caratterizzato,necessita di un soggetto inattaccabile. Un soggetto, che possa affrontare all’interno del Comune e all’esterno ,innanzi a qualsiasi altro Organo Istituzionale e non da meno, innanzi ai suoi Cittadini,argomenti quali:” Legalità e Trasparenza”, con una forza che oggi, forse, suo malgrado, la sua figura potrebbe non avere.

Consapevoli, che la scelta che La invitiamo a compiere, opposta a quella che ha reso pubblica, richiede coraggio, confidiamo che dimostri questo coraggio e che dia prova, che il baluardo della moralità che ha sempre voluto incarnare, sia accompagnato da una coerenza dovuta e che non sia stato frutto di pura strumentalizzazione politica.

Chi condanna un sistema se si trova, forse indirettamente, coinvolto in quel sistema, deve fare un passo indietro e attendere che sia confutato anche il minimo dubbio. Ci chiediamo: è Opportuno Politicamente, che il Sindaco, Capo dell’azienda edile fondata dal padre (fonte: sito istituzionale Comune di Brolo ) e momentaneamente sottoposta ad indagine, nell’ operazione Dama Nera 2 sia al contempo, Capo di un paese di cui è garante di Trasparenza e Legalità?

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