Castell’Umberto – Sulla vicenda del bambino rumeno, stupore e prudenza

piazza castellumberto

E’ stato un brutto risveglio per il piccolo paesino dei nebrodi, quello di ieri mattina, per la drammatica notizia di essere finiti al centro di una brutta e triste storia, dove purtroppo protagonista non consapevole, c’è un bambino, non italiano, un adolescente di appena 8 anni, proveniente dalla Romania, trattato come merce di scambio.

Facce scure, visi abbassati e tanta inquietudine, quella che si legge sui volti dei cittadini umbertini, gente tranquilla non abituata ai clamori mediatici.

Nel paese di Castell’Umberto tutti si conoscono, tutto si sa, e la drammatica vicenda, è praticamente sulla bocca di tutti.

Anche perchè gli attori principali sono due genitori originari di Castell’Umberto ma da tempo residenti in Svizzera, animati dal desiderio di avere un altro figlio e che non hanno esitato a pagare una discreta somma di denaro pur di entrare in possesso di un affetto, invece di seguire la regolare procedura della richiesta di adozione.

Tutto sembra assurdo, da non credere,  quasi la trama di un film irreale. Nei bar, nei locali pubblici dell’Oasi dei Nebrodi, cosi è stato definita la ridente cittadina collinare di Castell’Umberto, nessuno se la sente di parlare, nessuno vuole giudicare, in tanti dicono che bisogna prima capire, sapere di più, magari, qualcuno timidamente sussurra: “Speriamo che nei prossimi giorni, si avrà più chiarezza della triste vicenda.

Molti, poi, si augurano che quello, che si sta raccontando sia solo, la bozza di una sceneggiatura sbagliata, che ruota attorno ai  bambini, gli occhi del domani, il futuro di famiglie, paesi e nazioni.

Gazzetta del Sud del 27/02/2015 

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