Raccuja – La Forestale sequestra il depuratore

raccuja sequestro depuratore 28 01 2015Salvatore Calà * Raccuja – Gli uomini del Corpo Forestale della Regione Siciliana in forza all’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina, hanno sequestrato ieri il depuratore reflui. L’operazione degli uomini della forestale è avvenuta località Campo Milia, Buculica, del comune nebroideo. I controlli sono avvenuti congiuntamente al responsabile dell’Ufficio Tecnico del comune di Raccuja. Durante la ricognizione dello stato dei luoghi è stato constatato che l’intero sistema depurativo al servizio della rete fognante, ormai da anni, non funziona e versa in stato di totale abbandono.

Inoltre è stato appurato che l’impianto di trattamento secondario ubicato nella località “Vallone Fuoti” si presenta con fanghi asciutti, a dimostrazione del lungo periodo di permanenza nelle vasche di stoccaggio, costituendo substrato ideale per l’insediamento della vegetazione spontanea, così deducendo che i reflui fognari prodotti dalla comunità di Raccuja scaricano liberamente nei corpi idrici della zona, bypassando il sistema di depurazione a suo tempo realizzato. Sempre nella stessa giornata, si è appurato che c’è uno sversamento incontrollato delle acque reflue urbane provenienti dagli scarichi fognari del comune di Raccuja nell’alveo del torrente “Mastropotamo” con danneggiamento di acque pubbliche è alterazione dello stato dei luoghi in area sottoposta a vincolo paesaggistico, quindi,  la Forestale ha provveduto al sequestro dell’intero sistema di depurazione al servizio della rete fognante del comune di Raccuja, consegnando lo stesso in custodia giudiziaria al Responsabile dell’Area Tecnica del comune di Raccuja.

In particolare è stato sottoposto a sequestro l’impianto di trattamento secondario di località “Vallone Fuoti” dopo aver constatato che il sistema di depurazione è privo dell’autorizzazione allo scarico. Dell’operazione, effettuata dal Corpo Forestale della Regione Siciliana è stata informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti.

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