Sant’Angelo di Brolo – L’ex assessore Pippo Palmeri replica… “sporchi giochi di potere”

Nella sua intervista telefonica il Sindaco ha replicato con le solite menzogne, continuando nel tentativo di scaricare su di me le sue esclusive responsabilità e cercando spudoratamente alibi con una serie di falsità sulla mia revoca da assessore. Alibi indegni, perché in realtà oggi emergono chiaramente i segni di una strategia politica che parte da lontano, architettata da lui e dai suoi “compari”.

PIPPO PALMERILa verità è che, dopo essere stati decisivi ed utilizzati per la sua elezione insieme ai consiglieri Cortolillo e Prestipino, il Sindaco Caruso e la sua cordata di amici hanno fatto il possibile per cacciarci, perché a loro avviso non saremmo stati più utili per le elezioni amministrative del prossimo anno; prova ne sia che già da due anni esiste un chiaro accordo con il dott. Martella e parte della sua componente.

La mia esperienza amministrativa è stata difficile, perché sin dai primi mesi sono stato limitato nell’ esercizio delle mie funzioni e ridimensionato in tutto. Pochissime le risorse a mia disposizione, tante prevaricazioni ed interferenze di altri assessori che venivano sempre, guarda caso, giustificate ed avallate dal Sindaco. Ho accettato in silenzio, per rispetto dei cittadini che mi hanno dato fiducia e ho cercato, comunque, di fare del mio meglio.

Il Sindaco non ha mai riconosciuto i risultati raggiunti nei settori di mia competenza, tanto è vero che non si facevano mai neanche i comunicati stampa sulle mie iniziative, così come avveniva per tutto il resto, nè io potevo farli perchè mi veniva impedito. Ora comprendo che davano fastidio la mia visibilità di assessore e i consensi che ottenevo con il mio operato.

I cittadini Santangiolesi certamente ricorderanno la continua assenza del sindaco alle manifestazioni organizzate da me e anche questo, a mio parere, faceva parte del disegno politico. Poi, nel mese di luglio 2014, con il rimpasto delle deleghe – preannunciato nei bar dai suoi “illustri” amici – togliendomi lo Sport, Turismo e Spettacolo e i Lavori Pubblici ha oscurato completamente il mio ruolo, lasciandomi solo le “rogne” e rendendo la mia funzione totalmente evanescente.

Da quella data non sono stato più invitato a nessuna riunione, così come il mio gruppo, non mi si passava più neanche la posta e venivo convocato per le riunioni di giunta all’ultimo minuto, senza conoscere gli argomenti da deliberare, per votare a scatola chiusa quello che precedentemente avevano stabilito in mia assenza. Pur umiliato, ho avuto la forza di rimanere per grande senso del dovere poiché – come lo stesso Caruso ha affermato – era ritenuto reato andare negli uffici per documentarmi, nonostante fosse un fatto più che normale per esercitare le funzioni di assessore, anche con delega alla Trasparenza. Per giunta ora mi si vuole far passare come una persona litigiosa, che aveva conflittualità con gli impiegati comunali, pur sapendo tutti che per indole sono una persona educata ed umile. Negli uffici andavo solo per visionare le carte, che spesso mi venivano negate, perchè “qualcuno” dava queste disposizioni agli impiegati.

Ancor più grave è la conta delle mie assenze degli ultimi mesi ed in particolare di dicembre.

Perché il Sindaco Caruso non fa la conta delle presenze di tutti gli assessori partendo dal 2011?

Sono certo che, nonostante le assenze “forzate” dell’ultimo periodo, io sia stato sempre tra i più presenti. Sulle meschinità in merito alla giunta del 31 dicembre, faccio presente ai cittadini che mi trovavo fuori sede quando ricevevo il messaggio di convocazione alle ore 12:14 per le ore 13:00.

Quindi, anche volendo, non avrei potuto partecipare e, a quanto pare, non ero il solo ad essere impedito, visto che si è dovuto importunare l’assessore Saitta.

Mi fa ribrezzo che, per tentare di screditarmi a tutti i costi, si possano utilizzare simili meschinità. Su certe cose poi si guarda bene dal fare chiarezza. Come ad esempio, non ha mai risposto sugli evidenti conflitti di interesse riguardanti taluni assessori, che entrano ed escono dalla giunta a loro piacimento.

Invece, il signor Caruso è avvezzo a calunniare le persone, cacciando le streghe e gettando fango sul nulla. Basta ricordare come ha descritto Sant’Angelo in uno dei suoi video, definendolo un paese di usurai e tangentisti. A questo punto faccio una riflessione: visto che lui sa tutto di questo paese ed è conoscenza di fatti gravi che costituiscono notizie di reato, mi piacerebbe sapere se è mai andato a denunciarli in procura, come sarebbe stato doveroso da parte sua.

Con me è andato molto oltre e già da diverso tempo tentava di colpirmi in modo meschino, utilizzando anche persone che non ricoprono alcun ruolo politico nè hanno mai avuto posizioni burocratiche in settori nei quali si può spregiudicatamente gestire il potere. Con faccia tosta entra persino nella privacy altrui, cosa che io non ho mai fatto nei suoi confronti.

Gli ricordo che la dipendente comunale, “affettivamente” a me legata, non è una mia familiare e la predetta dipendente, alla quale sono state attribuite colpe inesistenti, è stata solo uno strumento meschino di uno squallido giochetto politico, congegnato da lui e i suoi amici, per mascherare la strategia di espulsione del nostro gruppo.

La dipendente in questione è stata l’unica vittima della controversia del dicembre 2013 di cui lui parla, ed oggi vi sono le prove, emerse dalle indagini effettuate dalle autorità competenti, poiché la stessa non ha avuto alcun timore a denunciare i fatti. Ed inoltre, il Caruso, da ex sindacalista, si consente perfino di utilizzare e citare nelle beghe politiche i lavoratori, gettando discredito senza alcuna prova, nonostante ciò non sia consentito dalla legge e per questo abbia ricevuto anche diffide sindacali.

La malafede del Sindaco emerge nei fatti, perché l’impiegata, citata continuamente a sproposito, in oltre venti anni di attività lavorativa non ha mai ricevuto alcun provvedimento disciplinare, i giudizi sulla sua attività lavorativa sono stati ritenuti eccellenti, nè ha mai subito denunce da parte di cittadini. E allora: quali reati avrebbe compiuto? Non sono queste diffamazioni calunniose?

Sulla vicenda giudicherà chi di dovere. Sulla questione degli impiegati vorrei dirgli di guardare altrove. Intendo la politica come un’arte nobile al servizio della gente e non un modo meschino di utilizzare il potere, colpendo la dignità e l’onestà delle persone, per sporche logiche spartitorie.

Le azioni indegne restano in capo a chi è capace di calpestare spregiudicatamente ogni cosa e annullare la volontà popolare, stracciando patti scritti e accordi realizzati con persone che hanno fatto di tutto per rispettarli. Questa triste storia ha avuto l’epilogo che tutti noi conoscevamo e che puntualmente si è ripetuta, come nella precedente legislatura e con gli stessi personaggi.

La stessa ultima notizia sulla nomina di assessore al consigliere Maurotto non è niente di nuovo!

Da tanto tempo era stata concertata, studiata e perseguita da chi non ha mai accettato il verdetto popolare, agognando sempre, come allora, di occupare quella tanto sospirata poltrona. Non mi dilungo oltre. Sono convinto che i cittadini sapranno giudicare persone e fatti, chi ha violato i patti e ha utilizzato le persone, cercando di stracciarle anche a livello umano.

Ancora una volta mi scuso con i cittadini e ringraziandoli per l’attenzione rivoltami, porgo cordiali saluti.

Pippo Palmeri

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