Gioiosa Marea – Sul ripascimento di Capo Calavà e San Giorgio, le risposte di Teodoro Lamonica (Video)

Nei giorno scorsi è stato comunicato l’arrivo del decreto di finanziamento per i lavori tampone a difesa del litorale di San Giorgio, notizia che ci rallegra, da accogliere con spirito propositivo, visto l’impegno futuro che l’amministrazione e tutti i cittadini gioiosani dovranno assumere per portare a compimento l’opera di ripascimento dell’intera costa gioiosana. Ho sempre pensato che il turismo è la ‘priorità’ di Gioiosa Marea e che sviluppo e crescita, non possono prescindere da una seria progettazione anche infrastrutturale, e da un’attenta programmazione amministrativa a supporto.

Ben vengano dunque le risorse, ben venga l’aiuto, il contributo di chiunque ‘voglia fare’ per il bene di Gioiosa Marea, al lavoro tampone, all’odierna progettazione preliminare, deve subito far seguito la realizzazione definitiva delle opere di ripascimento tanto in zona Capo Calavà, che a San Giorgio. Buon senso suggerisce, dunque, l’unione di tutte le forze politiche e sociali, per concedere a noi stessi, ai nostri fogli, una possibilità di crescita e sviluppo futuro.

Oggi però, coinvolto, mio malgrado, in una sterile quanto inutile polemica sul ‘riconoscimento del merito’, non taccio come suggerito, e preciso in dettaglio, senza tema di smentita, l’impegno personalmente profuso per l’ottenimento dei finanziamenti in atto.

 –         DICEMBRE 2011 – L’associazione degli Operatori Turistici Capo Calavà e Gioiosa mise a disposizione le risorse per i rilievi barometrici, senza i quali non era possibile dare l’incarico tecnico per la redazione del progetto preliminare di ripascimento della zona di Capo Calavà, già fortemente erosa. Venne, dunque, redatto il preliminare, oggi è necessario trovare le risorse per la progettazione esecutiva, propedeutica all’accesso nella nuova programmazione europea, unico strumento disponibile ove attingere le ingenti somme necessarie per la realizzazione definitiva dell’opera.

 –      GENNAIO 2012 – Sollecitato dall’associazione Operatori Turistici Calavà-Gioiosa, (si discuteva già di elezioni comunali), organizzammo un convegno sullo sviluppo di Gioiosa Marea, dal quale emerse il tema del turismo, quale priorità. La qualcosa era più che mai opportuna, viste le mareggiate che avevano gravemente eroso la costa: versante messinese, a rischio alcune strutture del villaggio Calavà; lato Palermo, sussisteva un rischio incombente per il campeggio, per alcune abitazioni private e per l’altro villaggio, Baia Calavà. Su entrambi i fronti, le condotte fognarie apparivano seriamente compromesse.

 Come buon senso impone, e senza alcuna responsabilità amministrativa, decisi di sollecitare politicamente la direzione generale dell’assessorato Territorio e Ambiente e, nel giro di 48 ore, si ottenne il sopralluogo, cui fece seguito una relazione di merito sui danni rilevati dai tecnici della regione siciliana. Ne scaturì un primo finanziamento di 300mila euro ed un impegno della Protezione Civile per un intervento sul versante messinese, per il ripristino dei luoghi e della fognatura. Era il 2012.Prima delle elezioni nessun intervento era stato fatto.

 Da vice sindaco, con l’amministrazione comunale ci siamo occupati della progettazione e pianificazione degli interventi. Attività dovuta per il ruolo assunto, da ritenersi, dunque, come ‘normale amministrazione’ e buona prassi di governo, le numerose riunioni a Palermo, i sopralluoghi effettuati con i tecnici regionali, l’ingegnere Natoli e il geologo Roccaforte, al fine di decidere il tipo d’intervento più idoneo dal puto di vista della salvaguardia. Frattanto, un’altra mareggiata colpì gravemente S. Giorgio e, dopo le verifiche di rito, i due tecnici ci consigliarono un intervento tampone. Posta la nuova questione, l’assessorato Territorio e Ambiente decise di aggiungere un ulteriore finanziamento, stimato intorno ai 200mila euro.

Anche l’allora neo assessore Lo Bello, era il 2013, fu da me sollecitato ad intervenire e, dopo una visita istituzionale, fissò un’incontro per fare il punto della situazione, riunione alla quale furono invitati a partecipare oltre l’amministrazione comunale, anche il comitato dei cittadini e l’associazione degli Operatori Turistici Calavà-Gioiosa. Riunione, ahimè, decisamente animata, ove il disaccordo, il non rispetto dell’ordine del giorno, delle urgenze, contemperate alle risorse immediatamente disponibili, mise seriamente a rischio la nostra possibilità di usufruire delle somme disponibili in assessorato per le somme urgenze. In quella sede ho pragmaticamente suggerito ai presenti, di seguire quanto proposto dai funzionari regionali, prima le somme per le urgenze, poi il lavora unitario per gli interventi definitivi, finanziamenti da reperire necessariamente in ambito europeo visto l’ammontare delle opere.

 –         OTTOBRE 2014 – Lo stato dell’arte. Oggi è possibile costatare che:

  • L’intervento tampone versante Capo Calavà è stato eseguito dalla Protezione Civile;
  • L’intervento tampone su Gioiosa è stato appaltato;
  • È pronto il decreto per l’intervento tampone su S. Giorgio;
  • È stato presentato alla Protezione Civile il progettoCapo Calavà, relativo alla strada di collegamento fra le due strutture turistiche.

 Resta ancora tanto da fare nonostante l’impegno profuso e ritengo non sia tempo di autocelebrazioni, per altro, fuori luogo per modus e finalità.

Restano ancora da reperire le somme per la progettazione esecutiva del ripascimento versante Capo Calavà, (su San Giorgio disponiamo di progetto esecutivo redatto dalla Provincia Regionale) documento tecnico necessario per l’accesso ai fondi europei, unico strumento finanziario in grado di fornire le ingenti risorse necessarie per le realizzazione delle opere di ripascimento dell’intero litorale gioiosano.

Resta anche il mio impegno, nonostante i mutamenti d’assetto in seno alla nostra amministrazione cittadina di cui non faccio più parte. Resta oggi come ieri, il mio personale appello a unire le forze per Gioiosa Marea.

                                                 TEODORO LAMONICA

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