Brolo – L’esternalizzazione del servizio mensa “è il pelo nell’uovo” delle famiglie brolesi!

menseEsternalizzazione servizio mensa scolastica scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Diverse Famiglie Brolesi ci hanno contattato in merito alla questione mensa scolastica. Riteniamo che per quanto concerne la qualità del servizio si dovrà necessariamente attendere lo svolgimento della procedura di affidamento. Confidiamo nell’Assessore al ramo, sempre attento, affinché la complessità del capitolato non produca disservizi, che potrebbero scaturire dalla cattiva gestione, dall’applicazione di penali e da un cambio in corsa, ovvero una situazione analoga all’affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e smaltimento rifiuti.

Nell’attesa abbiamo effettuato un’analisi sui costi, l’Assessore al ramo ha dichiarato che in passato sono stati spesi circa 250.000 euro, e che le risorse assegnate con la delibera n. 54 del 10/09/2014 (€. 200.000,00) unitamente all’esternalizzazione del servizio consentiranno un risparmio per l’Amministrazione. Con le summenzionate cifre pensavamo che fosse difficile mantenere alta la qualità riducendo i costi, quindi siamo andati a verificare quanto, ufficialmente, si è speso in passato.

Nell’anno scolastico 2010/2011 con delibera di Giunta n. 132 del 07/09/2010 sono stati assegnati €. 195.000,00 (nello stesso atto è riportato che per l’anno 2009/2010 il costo complessivo della fornitura di prodotti per la gestione della mensa, come quantificato dalla Segretaria Economa, è stato di €. 190.000,00 per un numero di 64.000 pasti prodotti).

uovoNell’anno scolastico 2011/2012 sono state assegnate risorse per un totale di €. 185.000,00 (delibera di Giunta n. 133 del 22/09/2011, nello stesso atto si evince che la Segretaria economa ha quantificato in €. 185.000,00 i costi sostenuti nel 2010/2011 per un totale di 58.731 pasti). Nell’anno scolastico 2012/2013 è stata assegnata la somma di €. 180.000,00 (delibere di Giunta n. 89 del 13/09/2012 e n. 113 del 22/11/2012 in quest’ultimo atto si evince che il costo complessivo della fornitura di prodotti per la gestione della mensa per il 2010/2011, come quantificato nella relazione consuntiva, è stato di €. 175.000,00 per 57.000 pasti erogati).

Nell’anno scolastico 2013/2014, a fronte di un’assegnazione di risorse di €. 130.000,00 fatta con Delibera di Giunta n. 81 del 10/09/2013, sono stati spesi: per generi alimentari €. 43.871,40 (determine nn. 269/2013, 8/2014, 42/2014, 57/2014, 78/2014, 134/2014 e 192/2014), per frutta e verdura €. 19.348,13 (determine nn. 264/2013, 3/2014, 41/2014, 59/2014, 79/2014, 132/2014 e 191/2014), per panetteria €. 10.816,87 (determine nn. 330/2013, 6/2014, 40/2014, 58/2014, 80/2014, 131/2014 e 190/2014), per vettovaglie €. 14.215,03 (determine nn. 281/2013, 300/2013, 4/2014, 39/2014, 60/2014, 81/2014, 130/2014 e 189/2014), per prodotti ittici €. 10.393,33 (determine nn. 265/2013, 7/2014, 37/2014, 61/2014, 82/2014, 129/2014 e 188/2014), per olio extravergine €. 3.852,00 (determine nn. 279/2013, 9/2014, 43/2014, 62/2014, 84/2014, 133/2014 e 187/2014), per prodotti di macelleria €. 34.507,50 (determine nn. 270/2013, 5/2014, 38/2014, 56/2014, 83/2014, 128/2014 e 186/2014), per un totale di €. 137.004,26 a cui si possono sommare €. 1.662,60 di software (determina n. 301/2013), €. 1.001,29 di utensili (determina n. 289/2013) e €. 217,80 di vestiario (determina n. 288/2013), per un totale complessivo di €. 139.885,95.

Dai summenzionati dati ufficiali si è riscontrata una cifra alquanto lontana da quella riferita dall’Assessore (€. 250.000,00 circa). Purtroppo non si comprende questa disomogeneità nei dati e secondo quale criterio si passa da circa €. 140.000 (spesa certa 2013/2014) a €. 200.000,00 (presunta 2014/2015), con queste cifre l’ufficio preposto presumibilmente dovrebbe aver accertato un incremento del 42,86% di studenti o pasti.

Rappresenterebbe un’anomalia che lo stesso ufficio attestasse a distanza di un anno cifre molto disomogenee con un numero di alunni pressoché invariato. Qualora avessimo commesso qualche errore nei conteggi e quindi si dovessero confermare cifre di circa €. 250.000,00 per il 2013/2014, ricordiamo che il risparmio derivante dal ribasso d’asta non interesserà i costi del personale, in quanto non soggetti a ribasso, per cui difficilmente diminuendo le risorse per l’acquisto degli alimenti si potrà mantenere una buona qualità del servizio.

Per mantenere alto il controllo della qualità suggeriamo l’istituzione di un’apposita Commissione formata da Genitori.

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