Brolo – Maria Ricciardello: “Continuerò a collaborare con l’ente locale, ma non posso esimermi dal rispondere”

Riceviamo & Pubblichiamo *

maria ricciardellomaria ricciardello

Lontana ormai dalla politica attiva del Comune, mi sarebbe piaciuto continuare a mantenere il ruolo di cittadino. Gli eventi politici e giudiziari che si sono succeduti nell’ultimo anno sono stati talmente repentini ed inaspettati, da cambiare il destino di molti degli attori politici di Brolo. Socialmente devastanti, oserei dire, sono stati gli effetti sui rapporti relazionali, in una piccola comunità come la nostra dove i legami di parentela e i legami amicali coinvolgono praticamente tutti.

Mi sarebbe piaciuto vedere un’ amministrazione comunale proiettata al futuro, innovativa, pronta e ricostruire Brolo, così come ampiamente proclamato.

irene ricciardello bnDevo ricredermi! L’amministrazione comunale avvitata su se stessa, dimentica la storia politica degli ultimi anni e nella foga di rispondere, colpo su colpo, alla minoranza mi chiama in causa direttamente : “…votava un bilancio oggi bollato come non veritiero dalla corte dei conti, e lo si sapeva che lo era già allora, l’aveva scritto il revisore, la corte dei conti l’aveva denunciato, lo sapeva il presidente del consiglio del tempo, – il suo presidente – il suo gruppo di maggioranza, quelli erano atti illegittimi, nulli e su quelli dovranno rispondere” – comunicato stampa del 5 settembre 2014 a firma del sindaco Irene Ricciardello.

Chiamata in causa in un momento in cui non ricopro nessuna carica politica e non faccio parte di gruppi politici esterni, preciso che, nel mio ruolo istituzionale di Dirigente scolastico, dialogo e mi confronto quotidianamente con l’amministrazione per la crescita della scuola, senza pregiudizio alcuno e continuerò a collaborare con l’ente locale, ma non posso esimermi dal rispondere.

E’ vero che ho votato il consuntivo 2012, è vero che c’era un parere non favorevole del Revisore, ma è anche vero che all’epoca le anomalie denunciate dal Revisore erano di natura esclusivamente contabile. Ero totalmente all’oscuro dei fatti che stanno emergendo con l’indagine della magistratura, così come erano all’oscuro i consiglieri di maggioranza che votarono il consuntivo 2012. Quando mi sfiorò il sospetto che forse il diniego di accesso agli atti denunciato dal Revisore potesse nascondere atti illegittimi, mi recai personalmente insieme allo stesso Revisore presso gli Uffici per richiedere ed ottenere gli atti, tutto documentato in una nota del Revisore. In seguito non ho esitato a prendere posizione, con sofferenza sicuramente, ma sempre con determinazione, nel rispetto del principio di legalità che è il motore trainante della macchina amministrativa.

A tale riguardo sottolineo che ci sono due profili da differenziare: il primo è quello giudiziario, il secondo è quello politico.

Ho fiducia nella Magistratura, sono certa che farà luce sulla responsabilità penale che nel nostro ordinamento è personale. Nel momento in cui sono venuta a conoscenza di possibili reati penali ho denunciato senza alcuna reticenza. Anche se le mie dichiarazioni hanno determinato risentimenti e desiderio di rivalsa nei miei confronti, le rifarei.

Oggi una moltitudine lascia intendere, sui social network e nelle chiacchiere da ballatoio, di essere stata a conoscenza di tutto, proprio tutto: uffici paralleli, atti illegittimi, mutui per le opere fantasma, pagamenti irregolari, decreti ingiuntivi. All’epoca silenzio di tomba, all’epoca nessun articolo di stampa, oggi dura presa di posizione di qualche giornalista locale: da quanto scritto dalla Corte dei Conti cadrebbero le tesi, avvalorate pubblicamente del presidente del consiglio Maria Ricciardello nella seduta di approvazione di quel conto consuntivo oggi smontato pezzo per pezzo dalla Corte dei Conti, che il parere dei ragioniere dell’ente vale più ed è prioritario rispetto da quello dettato dal revisore dei conti. Posizione dell’allora presidente che certamente influì non poco nella determinazione della maggioranza del consiglio di approvare quel conto consuntivo nonostante il parere contrario del revisore dei conti.”- Articolo di Scomunicando del 30 agosto 2014.

Non corrisponde al vero né la tesi che la mia posizione influì nella determinazione del voto positivo della maggioranza, né la tesi che fu la sottoscritta a sostenere che il parere del responsabile finanziario fosse prevalente rispetto a quello del Revisore. Nella seduta del Consiglio ponemmo al Revisore il quesito per avere conferma di quanto era stato detto ad alcuni consiglieri, me compresa, in merito alla prevalenza del parere. La dettagliata risposta del Revisore è agli atti del Consiglio e registrata nella diretta streaming, rivederla o rileggerla gioverebbe a tutti.

Comprendo comunque i risentimenti personali!

Per quanto riguarda il profilo politico, sento fortissimo il peso di quanto accaduto! Mi rammarico profondamente di non essere stata in grado di comprendere in tempo ciò che stava avvenendo, come nessun altro del resto!

Lasciatemi però dire che la responsabilità politica non ricade solo ed esclusivamente sul gruppo di maggioranza, ma anche su quello di minoranza, oggi amministrazione del paese. Gli anni segnati dagli eventi incriminati sono gli stessi anni che hanno visto il dispiegarsi di un anomalo connubio politico tra maggioranza e minoranza, sono gli anni in cui è mancato il ruolo di controllo della minoranza.

E’ giusto tenere memoria degli eventi: non sarebbe emerso nulla se, dopo l’approvazione del consuntivo, un anonimo benefattore non si fosse fatto carico di inviare al gruppo di minoranza una “velina” anonima (quella che si riferiva al mutuo sul palazzetto dello sport) e se il Revisore non avesse continuato con caparbietà ed abnegazione a ricercare la “verità contabile“ del comune di Brolo.

Sindaco Irene non si cambia il destino politico di un paese cambiando referenti politici, si cambia assumendo e mantenendo decisioni, magari impopolari, che vanno nella direzione della buona amministrazione e della pace sociale. Il mandato è ancora lungo, lascia perdere i comunicati a raffica, usa la tua sensibilità ed intelligenza di donna per unire piuttosto che per dividere; il nostro paese è dilaniato, c’è bisogno di una grande empatia !

Maria Ricciardello

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